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Maria e Richard sono sposati da vent'anni. Una sera lui scopre che lei ha un amante: si tratta di un suo studente dell'università. Non valgono a nulla le motivazioni che Maria adduce. Richard è sconvolto. Lei decide allora di lasciare il domicilio coniugale senza andare però troppo lontano: la stanza numero 212 dell'hotel di fronte a casa. Da lì può avere una visione a distanza sul consorte e sul suo matrimonio. Ma non sarà sola in questa riflessione.
Recensione
"Il film costruisce un passo a quattro che si amplia mano a mano per descrivere con umorismo sornione e partecipe i saliscendi di una coppia, le deviazioni della vita all'interno dell'amore, il passato come coperta tiepida ma ingannevole e il presente amoroso come una professione che richiede abilità precise e strumenti affidabili. A suo modo, il film è impeccabile nel ritmo della scrittura e nel gioco degli attori spesso trascinante (soprattutto il sempre più bravo ed espressivo Vincent Lacoste), solo che emerge durante la definizione dei personaggi e dei loro caratteri una vena di paternalismo e conformismo che appiattisce il film alla lezione moralistica".
(mymovies.it)