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Lo spettatore incantato 2012- 2013. Teatro
PRO PATRIA
Senza prigioni, senza processi
una produzione Fabbrica in co-produzione con Teatro Stabile dell'Umbria
di e con
Ascanio Celestini
(in abbonamento)
I morti e gli ergastolani hanno una cosa in comune, non temono i processi. I morti perché non possono finire in galera. Gli ergastolani perché dalla galera non escono più.
"Chi ruba una mela finisce in galera anche se molti pensano che rubare una mela è un reato da poco. E chi ruba due mele? Chi ne ruba cento? Quando il furto della mela diventa un reato? La legge è uguale per tutti e i giudici non si mettono a contare le mele ..."
Sono le parole di un detenuto che sta scrivendo un discorso. Un discorso importante nel quale cerca di rimettere insieme i pezzi della propria storia, ma anche di una formazione politica avvenuta in cella attraverso i tre libri che l'istituzione carceraria gli permette di consultare. Così si rivolge a un Giuseppe Mazzini silenzioso e sconfitto, suo interlocutore immaginario ...