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Eventi e speciali

La Notte dei Messapi - Tre autori tre libri e un calice di vino

Il sesto

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 08/07/2010
  • Dove: Copertino
  • Indirizzo: Show Book Via Giuseppe Desa (angolo Via Margherita)
  • Costo: accesso libero
  • Orario: 20:30
  • Organizzatori: Show Book di Lupo editore



Palazzo Muci - Via Giuseppe Desa
angolo Via Margherita di Savoia, 72
(Centro storico) – COPERTINO


Apre uno spazio a Copertino dedicato ai libri, per grandi e piccoli, a chi li ama, a chi li sa apprezzare o per chi vuole cominciare insieme a loro uno splendido viaggio. Questa piccola casa del libro dove chi vorrà potrà apprezzare le ultime pubblicazioni dell’editore salentino, e proporre anche appuntamenti culturali legati al libro, che saranno curati in ogni minimo aspetto. Per l’occasione prende il via questa piccola rassegna dal titolo “LA NOTTE DEI MESSAPI - Tre autori tre libri e un calice di vino” dove accanto alla presentazione degli autori Giuseppe Cristalli, Stefano Delacroix, Agostino Palmisano, ci sarà la degustazione gratuita di IMMENSUS vino dell’Azienda Agricola Mazzone a cura di Fabrizio Chetri e Chiara Cordella (Gustapulia)


Pino Petruzzi e Gabriele Bastianutti incontrano



AGOSTINO PALMISANO con il suo TARANTO FIRENZE, monologo dell’ultimo dei pazzi (Lupo)


Scheda - “Ora è tutto finito. Sono vuoto. Ogni tanto faccio un sogno. Ogni tanto mi arriva una lettera che io stesso mi spedisco. Ora posso solo aspettare e ubriacarmi. Ubriacarmi a morte. Aspettare all’infinito. E’ tutto finito ora che sono l’ultimo”.
Romanzo a sfondo problematico sociale, scritto in forma di monologo dialogico, affronta problemi del nostro tempo: precariato, mancanza di ideologie forti, qualunquismo delle società post-moderne, senza liquefarsi in teorie sulla società, ma con un’attenzione alla quotidianità sempre uguale a se stessa del protagonista, Renato Dei Pazzi. Palmisano, al suo esordio, dimostra di possedere talento nel raccontare una storia di un eroe tragico: l’ultimo dei Pazzi.



STEFANO DELACROIX con il suo IL SESTO e altri racconti psychotropic noir (Lupo)

Scheda - Negli otto racconti di questo libro il noir è in ogni personaggio e ciò rende lo scorrere delle pagine piene di suspance. Ne Il Sesto si aboliscono le differenze tra mondo interno e mondo esterno, tra memoria e attesa del futuro: il tempo non scorre se non nel flusso circolare del percepire-ricordando, eppure le vicende avvengono: suicidi determinati da una falsa percezione dell’altezza; errate letture del mondo che si riconducono alla fatalità di un nome e che conducono a costruire la propria morte, apparentemente accidentale.
Il noir di Delacroix è psicotropo, ma non psicotico ed è inscritto sul fatto leggero, ma ineluttabile, che la follia è una distrazione della percezione.



BELLI DI PAPILLON VERSO IL SACRIFICIO
Di GIUSEPPE CRISTALDI (Controluce)

In una Taranto della mente, un ragazzo erige un monumento al padre morto. Cozzaro, contrabbandiere, corista, teatrante, uomo dalle mille risorse, don Papà, come lo chiama il figlio, è uno della razza dei ddritti, nato e cresciuto nel quartiere Tamburi dove ha alimentato favole e racconti sulle proprie gesta. Spinto alla disperazione da un’ingiunzione di trasloco, l’uomo farà a pezzi, nel tempo di una notte frenetica, con l’aiuto del figlio, la casa, prima di compiere il suo ultimo capolavoro, un suicidio esemplare come estrema ingiuria verso i potenti e riaffermazione della vita fin dentro la morte, lasciando al ragazzo il compito di tradurre in una scrittura di rara potenza visionaria la vitavissuta.
Belli di papillon verso il sacrificio non è soltanto un romanzo sulla città di Taranto, è molto di più: romanzo di formazione, romanzo sui padri, su come e chi eravamo, su come siamo adesso sotto il cielo di nubi tossiche. Giuseppe Cristaldi sprovincializza il linguaggio plastificato dai media, con una scrittura nervosa, espressionista, barocca nella quale l’urgenza di comunicare assurge a vera liturgia della parola.

Giuseppe Cristaldi (1983) vive e lavora a Parabita (Le). Dopo la sua prima opera Storia di un metronomo capovolto, ha pubblicato Un rumore di gabbiani in cui traspare tutta la sua sensibilità verso problematiche di carattere civile.




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