ODIN TEATRET
LA VITA CRONICA
Testi: Ursula Andkjær Olsen e Odin Teatret
Attori: Kai Bredholt, Roberta Carreri, Jan Ferslev, Elena Floris, Donald Kitt, Tage Larsen, Sofia Monsalve, Iben Nagel Rasmussen, Fausto Pro, Julia Varley
Dramaturg: Thomas Bredsdorff
Consigliere letterario: Nando Taviani
Disegno luci: Odin Teatret
Consulente luci: Jesper Kongshaug
Spazio scenico: Odin Teatret
Consulenti spazio scenico: Jan de Neergaard, Antonella Diana
Musica: melodie tradizionali e moderne
Costumi: Odin Teatret, Jan de Neergaard
Direttore tecnico: Fausto Pro
Assistenti alla regia: Raúl Iaiza, Pierangelo Pompa e Ana Woolf
Regia e drammaturgia: Eugenio Barba
Una produzione Nordisk Teaterlaboratorium (Holstebro), Teatro de La Abadía (Madrid), The Grotowski Institute (Wroclaw).
Appuntamento di grande prestigio ai Cantieri Koreja di Lecce con l'Odin Teatret diretto da Eugenio Barba, il regista e l'artista vivente più rappresentativo del Salento che, in mezzo secolo di carriera ha rivoluzionato il modo di fare teatro, realizzando 74 spettacoli in 63 paesi del mondo.
Acclamato dalla critica nazionale e internazionale va in scena in esclusiva per il Sud Italia da mercoledì 9 a venerdì 12 novembre 2011 alle ore 20.45, domenica 13 novembre 2011 alle ore 18.30 e da mercoledì 16 a venerdì 18 novembre 2011 alle ore 20.45 il nuovo capolavoro dell'ODIN TEATRET (Holstebro - Danimarca) LA VITA CRONICA uno spettacolo per solo 110 spettatori, dedicato a Natalia Estemirova e Anna Politkovskaya, scrittrici russe in difesa dei diritti umani, assassinate da sicari anonimi nel 2009 e 2010 per la loro opposizione al conflitto ceceno.
Lo spettacolo arriva a Lecce grazie al sostegno del FESR ASSE IV "Internazionalizzazione della scena" la circuitazione all'estero promossa dalla Regione Puglia, Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e attuata dal Teatro Pubblico Pugliese e dai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce.
Lo spettacolo che ha debuttato a Holstebro in Danimarca con la regia e la drammaturgia di Eugenio Barba, è uno sguardo sulle guerre, gli odi, le solitudini e la disperazione dell'Occidente.
LA VITA CRONICA si svolge contemporaneamente in Danimarca e in altri paesi d'Europa nel 2031, dopo la terza guerra civile. Individui e gruppi con retroterra diversi si ritrovano insieme e si scontrano pressati da guerre, disoccupazione, emigrazione. Un ragazzo approda dall'America Latina in cerca di suo padre scomparso. "Smettila di cercare tuo padre", gli sussurrano mentre lo accompagnano di porta in porta.
Non è l'innocenza né la conoscenza a salvare il ragazzo. Sarà l'ignoranza a fargli scoprire la sua porta. Tra lo sconcerto di noi tutti che non crediamo all'incredibile: che una vittima valga, da sola, più di ogni valore. Più di Dio.
Personaggi in scena, una Madonna Nera, la vedova di un combattente basco, una rifugiata cecena, una casalinga rumena, un avvocato danese, un musicista rock delle isole Faroe, un ragazzo colombiano che cerca suo padre scomparso in Europa, una violinista di strada italiana, due mercenari.
Nel foyer dei Cantieri Koreja una mostra fotografica di Tony D'Urso, un artista della luce che per anni ha seguito il lavoro dell'Odin Teatret anche nelle tournèe più lontane e più importanti.