All'interno delle sue sale in pietra a vista e che rispecchiano la tradizione costruttiva tipica del nostro territorio, l'idea è creare un connubio e un "ponte culturale" tra l'architettura contemporanea giovanile come appunto quella di Caliandro con le sue innovazioni e sperimentazioni e la tradizione architettonica pugliese fatta di masserie che con i suoi ambienti ampi e contemporaneamente semplici ben si presta ad accogliere mostre di questo tipo. Un evento che vuole portare sul territorio pugliese alcune tematiche e dibattiti che vengono affrontati all'interno del Politecnico sopratutto in una città come Milano che si prepara al grande progetto dell'EXPO 2015:
I progetti che verranno esposti saranno quattro e saranno corredati da tavole descrittive, rendering, modelli tridimensionali e affronteranno tematiche diverse: dalla riqualificazione del lungomare di Messina come porto che possa intercettare i traffici del Mediterraneo e ricollegare la città a mare attraverso attività ricreative e produttive alla creazione di padiglioni dell'arte che possano esprimere al meglio l'opera di artisti specifici come Alberto Burri (noto esponente dell'arte informale italiana degli anni Sessanta), dalla creazione di abitazioni nel centro storico di Milano che possano ricucire le discontinuità di cortina che dominano i tetti della città alla reinterpretazione del lavoro dello storico studio di Architettura BBPR attraverso il confronto delle loro abitazioni con i progetti di case da loro realizzate.
La mostra – dichiara l’architetto Leonardo Caliandro - permette di far da tramite tra l'accademismo delle Università italiane, e in questo caso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano, con la realtà dei luoghi della storia della tradizione pugliese proprio perchè credo che l'architettura sia una delle forme d'arte più popolari e immediatamente comprensibili in quanto essa deve mettersi al servizio delle persone che abitano i suoi luoghi che divengono vera architettura solo se è anche compresa e vissuta”.