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Processioni e non solo
In tutti i comuni pugliesi si svolge la Passione, la tradizionale processione con l'Urna di Gesù morto accompagnato dalla statua Madonna Addolorata. La processione, con vere e proprie marce funebri, è aperta dalla "trozzula".
In questo scenario, abbiamo oluto inserire solo due Passioni, le più significative, che si svolgono nel Salento dalla notte dei tempi: Taranto e Gallipoli.
TARANTO
Processione dei Misteri
Chiesa del Carmine
dalle ore 17.00 fino alle ore 8:00 del sabato santo
La Passione di Taranto è la più suggestiva rivisitazione della Passione di Cristo che l'Italia intera conosca. Ad essere unici sono i simboli e i riti che costellano la processione. La suggestione poi viene fortemente alimentata dalle musiche eseguite, chiamate semplicemente "marce funebri", musiche che vengono suonate anche durante le due processioni della settimana seguente, dando la cadenza all'indistinguibile ed unica "nazzecate", cioé il passo ondulatorio che i confratelli compiono instancabilmente per ore ed ore lungo il percorso delle processioni.
La Passione a Taranto è dunque diventato un invitante momento per pregustare un'eccellente esecuzione di alcune fra le più belle marce funebri.
Le marce che si ascoltano a Taranto sono state composte in parte da autori locali e da altri che si sono comunque ispirati ai riti processionali della Settimana Santa tarantina. Inoltre vengono eseguiti alcuni pezzi classici di Chopin, Perosi, Wagner ed altri.
Le marce funebri più apprezzate e richieste dalla cittadinanza sono:
- « Mamma » di Luigi Rizzola;
- « A Gravame » di Domenico Bastia;
- « Inno a Cristo Morto » di Giuseppe Cacace.
GALLIPOLI
Il venerdì pomeriggio, poco prima del tramonto, inizia la processione che evoca la passione e la morte di Cristo, meglio nota come la processione de “L’Urnia”. I confratelli sfilano nelle vie del borgo portando in processione le statue in cartapesta che evocano i misteri della passione di Gesù Cristo: non mancano i penitenti scalzi o quelli che si percuotono con la “disciplina”, un antico strumento di tortura; la sua particolarità sta nel transito all’interno della Basilica di Sant’Agata, dove i confratelli e le statue percorrono la navata centrale per giungere sull’altare dove il sacerdote attende la sfilata delle statue. Terminato il corteo davanti al sacerdote, la processione raggiunge la parte nuova della città e continua sino alle 2 del mattino, momento in cui le statue vengono radunate sui bastioni per la benedizione prima del rientro nelle rispettive parrocchie.
Quasi in contemporanea, intorno alle 3 del mattino, nella chiesa di S. Maria della Purità si prepara la processione dedicata a Gesù Morto e alla Madonna della Croce, anche conosciuta come Desolata: la statua del Cristo sfila adagiata su un’Urna d’oro zecchino, seguita dalla statua settecentesca della Desolata.
La processione termina con il suggestivo raduno sulla spianata della Purità, in attesa della benedizione.