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Celebra Monsignor Michele Seccia
Preghiera per l'unità dei cristiani
Con i ministri delle Chiese ortodosse e protestanti
In occasione della “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate torna a essere fulcro storico di una religiosità ecumenica, anello di congiunzione tra confessioni e culture diverse. Nel bene del "Fondo Ambiente Italiano" sarà celebrato un incontro di preghiera insieme all’arcivescovo Monsignor Michele Seccia e ai ministri delle Chiese ortodosse e protestanti, a suggello dell’impegno comune per la collaborazione tra le diverse confessioni cristiane sottoscritta con la Carta Oecumenica a Strasburgo nel 2001.
Uno tra i più importanti centri monastici dell’Italia meridionale sin dall’epoca della sua fondazione e dell’insediamento - tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo – di un cenobio di monaci italo greci, l’Abbazia di Cerrate torna a essere scelta quale luogo simbolo dell’universalità del messaggio cristiano, nello spirito del versetto del Deuteronomio scelto come tema dell’ottavario di preghiera di quest’anno che recita: “Cercate di essere veramente giusti”. Un invito all’unità dei cristiani nel combattere le ingiustizie, alla misericordia e all’attenzione verso le istanze degli ultimi. La Chiesa dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, magnifico esempio di architettura romanica pugliese con importanti affreschi risalenti al XII secolo, è un bene dato in concessione al Fai – "Fondo Ambiente Italiano" dalla Provincia di Lecce dal 2012 e ad aprile di quest’anno ha riaperto le porte al culto e alle visite dopo oltre due anni di restauri. Da settembre, inoltre, un altro importante elemento dell’arredo liturgico è tornato al suo posto e alla sua funzione originaria: l’Altare barocco della Vergine di Cerrate.