Traccia di giovane danza d'autore
Silvia Gribaudi
A CORPO LIBERO
In un tempo e in uno spazio non definito una “giovane” donna scopre l’inadeguatezza del suo corpo esibito, mostrato, esposto, attraverso l’ironia e la spregiudicatezza che contraddistinguono la cifra stilistica della danzatrice. Una risata amara nasconde lo stato d’animo di una donna come tante, divisa tra gli obblighi della quotidianità e la ricerca di se stessa.
Silvia Gribaudi
UNATTIMO
Una danza tragicomica dedicata a tutte le donne che nelle quattro pareti domestiche nascoste agli occhi del mondo, danzano, scrivono, cantano, tra la polvere e un aspirapolvere. Muovendosi dentro un canovaccio dettagliato, nasce la coreografia e prende vita una relazione nuova e vitale tra il movimento, l'emozione, la risata e il silenzio.
Francesca Foscarini
KALSH
Kalsh nasce dalla riflessione intorno all’idea di “abbandono” e come questa condizione si traduce al corpo e al suo movimento. Abbandono come rinuncia, cedimento, non resistenza, riduzione della presa sul mondo e il conseguente sprofondare al suolo. In contrapposizione a questa condizione, torna forte la volontà di rialzare quel corpo che sembra aver dimenticato la posizione eretta, ma che conserva la memoria di un livore e una condanna da sputare al momento giusto. Kalsh, da Kalashnikov. Un’arma che rende combattente anche una scimmia.
Olivia Giovannini
P.P-P. 4.2 (plastic play-pen 4.2)
Un individuo fermo in un qualsiasi luogo, o non luogo, di transito: una stazione, un museo, una sala d’attesa, un supermercato. L’individuo indossa un soprabito di plastica ed è immobile. Il suo motore: un I-POD inserito nel retro del soprabito… “P.P-P. 4.2” è un gioco, una distrazione durante il passaggio: la Serendipity, ossia trovare per caso una cosa mentre se ne cerca un’altra, è un evento che ha come scenario privilegiato la città.