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Eventi e speciali

"Natale in casa Cupiello" di E. De Filippo

Teatro Illiria Stagione Teatrale 2009-2010

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Informazioni utili

  • Categoria: Teatro / Spettacoli
  • Data: 20/12/2009
  • Dove: Poggiardo
  • Indirizzo: Via Armando Diaz
  • Costo: Abbonamento: € 60,00 singolo, € 100,00 doppio. Costo biglietti: € 8,00 I settore, € 5,00 II settore
  • Orario: 21:00
Teatro La Busacca

Si tratta della commedia forse più nota di Eduardo, portata in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931.

Nell'antivigilia di Natale , Luca Cupiello, un napoletano, "uomo di fiducia" (come dice lui stesso enfaticamente presentandosi a Vittorio, l'amico del figlio), in realtà semplice guardiano di una tipografia, si prepara alla festività insieme alla moglie Concetta e allo scapestrato figlio Tommasino. Mentre è intento nella preparazione dell'amato presepe, irrompe in casa la figlia Ninuccia, agitata per l'ennesima lite appena avuta con il marito Nicolino. Dopo aver ascoltato il racconto della figlia, Concetta, in preda alla rabbia per le continue critiche del marito, sviene facendo cadere una lettera, strappata con forza poco prima dalle mani della figlia, nella quale quest'ultima comunica al marito l'intenzione di lasciarlo e di scappare via con il suo amante Vittorio. Disgraziatamente, Luca la trova e la consegna al genero, ormai giunto in casa dei suoceri, credendo che sia una lettera sfuggitagli di mano. Dopo esser arrivata fino alle lacrime per riappacificare Ninuccia e Nicolino, Concetta prepara la cena della vigilia a cui parteciperanno anche la figlia e il genero. Tommasino arriverà a casa accompagnato da Vittorio, suo amico e amante di Ninuccia. I tentativi di Concetta di allontanarlo saranno vanificati dalla gentilezza di Luca, ignaro di tutta la situazione. Vittorio rimarrà così alla cena. Dopo l'arrivo di Ninuccia e Nicolino e la successiva presentazione tra quest'ultimo e Vittorio, la situazione precipiterà. A causa di questo improvviso mutamento, Luca, per anni vissuto nel beato candore della sua ignoranza, si ammalerà (probabilmente colpito da ictus) restando inchiodato al letto vittima di gravi difficoltà motorie e vocali ma tentando fino all'ultimo di riappacificare la figlia e il genero. E soprattutto di sentirsi affermare da Tommasino il suo gradimento per il presepe, sempre negato nonostante le insistenze presenti in tutta la storia.

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