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I concerti di Marzo del "L'Orchestrina"
Ospiti: Emanuele Coluccia, Mauro Tre e Anna Zecca
Pianista, compositrice, performer, musicista indefinibile nella sua originalità dal pianismo, lirico e diretto che nella sua alta qualità tecnica arriva, senza disperdersi, all'essenza musicale, rivelando una “scrittura che incalza aritmicamente le tensioni di un partecipare alla musica sempre in cerca ma, disposto allo stupore, alla meraviglia del dono”. “Un viaggio di leggerezza che dentro una forte tensione espressionistica si confronta con modalità minimali e jazz. Temi di forte impatto sentimentale, larghi, in andature che aprono il campo, fanno visioni”. Nel lavoro di Irene Scardia “c’è una forza che muove le mani alla musica: l’inquietudine femminile che cuce lingue, densità espressive che propagano la necessità di una creatività piena, originaria, materica! Di quella ‘materia’ che fa il battito, il segreto, il ridere e il patire. Sangue e cuore e natura e…vento!”. (M.Marino)
In gennaio 2009 la pubblicazione del suo primo lavoro discografico prodotto dall’Associazione Culturale L’Orchestrina di Lecce per Workin’- label, “I Giorni del vento”, contenente versioni in piano solo di brani tratti dall’omonimo spettacolo Grazie ad una formazione artistica che la vede percorrere, oltre agli studi musicali, significative esperienze nel campo della danza e del teatro, realizza alcune produzioni multimediali, Il tempo d’Irene 2002, Quattro pagine di me 2003, Meredith à rebours 2004, I giorni del vento 2008. Cura la direzione didattica della Scuola di Musica del Teatro Antoniano di Lecce ed è direttore artistico della Rassegna musicale “Suoni a Sud”, dedicata alle nuove produzione della musica d’autore.
La sua ultima produzione, “Quello che so del cielo”, piano performance, realizzata con la partecipazione del sassofonista Emanuele Coluccia, le infiltrazioni poetiche di Massimiliano Manieri e la performance pittorica di Orodè, è un percorso intimo che, partendo dai brani più importanti della produzione musicale della pianista la conduce ora su nuove strade sonore, frutto della sua inquieta e appassionata ricerca musicale che spesso trae ispirazione dal fascino insito negli elementi naturali. Lo spettacolo nasce da una forte passione dell’autrice per la volta celeste e per le sue costellazioni osservate con cuore sensibile ed evocante. Doni naturali del creato, densi di storia e di ancestrale fascino, scenario naturale che accompagna le nostre esistenze legandole con un filo comune caratterizzato da una visione, sia essa similare e/o diversa del cielo, cui l'occhio sempre volge. Lo spettacolo è andato in scena al Teatro Romano di Lecce lo scorso settembre nell’ambito della Rassegna Mediterranea 2009. In febbraio 2010 un importante riconoscimento a lavoro di Irene Scardia con la presenza della sua musica nel programma Battiti di Radio 3. Nel corso degli anni hanno collaborato ai suoi progetti musicali alcuni tra i più apprezzati musicisti salentini quali Fausto Alimeni, Massimiliano Pinca, Marco Bardoscia, Raffaele Casarano, Roberto Gagliardi, Luana Ricci, Antonio Marra, Vincenzo Presta, Ovidio Venturoso. Di recente un intenso sodalizio con il pianista Mauro Tre, progetto in cui confluiscono le pratiche della scrittura e del fare musica insieme. L’incontro tra due forti personalità pianistiche, dai percorsi quasi opposti, che dà luogo ad una sfida in cui il gusto dell’ascolto si abbraccia al ricamo della scrittura. Ulteriori informazioni, materiale fotografico e video disponibili su www.myspace.com/irenescardia.