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Eventi e speciali

San Biagio. Festa patronale ad Ostuni

Per la festa del Santo Patrono gli uffici comunali e le scuole resteranno chiusi

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Informazioni utili

  • Categoria: Feste religiose
  • Data: 03/02/2011
  • Dove: Ostuni
  • Indirizzo: Concattedrale
  • Costo: accesso libero
  • Orario: tutto il giorno
  • Organizzatori: Comitato Patronale festa San Biaio

Era medico e venne nominato vescovo di Sebaste in Asia Minore negli anni a cavallo fra il III e il IV sec. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana; per punizione fu straziato con i pettini di ferro che si usavano per cardare la lana. Morì decapitato nel 316.

Nella sua qualità di medico, i fedeli si rivolgono a Biagio per la cura dei mali fisici e soprattutto per invocare la guarigione dalle malattie della gola perchè, tra i tanti miracoli a lui attribuiti, c'è il salvataggio di un bambino che stava soffocando per aver ingerito una lisca di pesce.
Durante la celebrazione liturgica in molte chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad esse due candele. Per questo è anche patrono degli specialisti otorinolaringoiatri. È anche protettore dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole.

San Biagio è il Santo Patrono di Ostuni. l 3 febbraio di ogni anno, nel suggestivo paesaggio della selva ostunese migliaia di pellegrini si dirigono a piedi (alcuni anche scalzi) fino al santuario situato in un'aspra gola dove, in una chiesetta, si trova l'obelisco di San Biagio. La tradizione vuole che, per ricordare l'episodio, prima di officiare la messa il sacerdote tocchi con un dito bagnato nell'acqua santa la gola di ogni fedele, facendo il segno della croce.

Il pellegrinaggio al Santuario rupestre (sito sui colli di Ostuni), ricco di richiami storici, costituisce occasione per rivivere tradizioni popolari e riscoprire luoghi caratterizzati da bellezze di alto valore naturalistico.
Il freddo non bloccherà l’afflusso dei devoti che dalle prime ore del giorno raggiungeranno quell’anfratto collinare, a circa 4 km. dal centro abitato, per ascoltare la santa Messa.

La tradizione vuole che i fedeli e devoti di San Biagio, si rechino in processione al santuario attraverso le vecchia stradina che dall’attuale S.S.16 si inerpica nel canalone di contrada Rialbo, tra una folta vegetazione. Poi, davanti al fuoco, i fedeli attenderanno le prime luci dell’alba per la prima funzione religiosa trascorrendo presso il Santuario l’intera giornata di preghiera.

Ancora una volta si perpetuerà la secolare dell’accensione del falò all’alba nel piccolo spiazzo antistante la Chiesetta rupestre che contiene le grotte affrescate sede un tempo dei monaci basiliani. 


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