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In scena ai C.T. Koreja
"Ottocento, l'assedio di Otranto"
di
Francesco Libetta
regia di
Amelia Felle
Gli allievi del Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce saranno gli interpreti di "Ottocento, l'assedio di Otranto", l'opera popolare di Francesco Libetta, artista dalla multiforme carriera di compositore, direttore e pianista, nonché docente di Musica da Camera al Conservatorio di Lecce, rappresentata per la prima volta a Otranto nel 2009 e replicata all'interno della rassegna Josp Fest nell' Auditorium Conciliazione di Roma.
Andrà in scena ai Cantieri Koreja per la Stagione di Prosa "Strade Maestre, futuro anteriore".
Francesco Libetta è anche autore, insieme a Fredy Franzutti, dei testi.
La regia è firmata da Amelia Felle, soprano dalla carriera internazionale e docente al Conservatorio leccese di Musica Vocale da Camera, che ha curato anche la preparazione vocale dei cantanti.
Scelta quanto mai appropriata e attuale quella di allestire questo spettacolo in questo momento, visto che il prossimo 12 maggio Antonio Primaldo e gli altri martiri di Otranto, vittime dei Turchi nel 1480, saranno canonizzati.
Lo spettacolo è ispirato al libro di Maria Corti "L'ora di tutti" e ripropone la storia di un popolo, gli abitanti di Otranto, allora uno dei porti più importanti della regione, la loro strenua difesa lunga 15 giorni prima della caduta in mano dei turchi. Resistenza che consentì però all'esercito del re di Napoli di potersi organizzare e avvicinare a quei luoghi impedendo così che le truppe turche dilagassero per la Puglia.
L'impronta registica di questa produzione insiste su una voluta semplicità, quasi iconica: pochi elementi scenici ma fortemente caratterizzanti di ciasun protagonista o situazione.
Nel cast Marzia Marzo (Idrusa), Silvia Rosato Franchini (Assunta), Giuseppe Gerardi (Cola)
Gianluigi Palma (Antonio), Annalisa D'Agosto (Araldo), Theodoros Moutevelis (Zurlo), Ettore Romano (Fanciullo), Angelica Mele (Minerva), Emily De Salve (Interprete), Alessandro Fasiello (Alfio), Ingunn Gyda Hrafnkelsdottir, Jonina Bjort Gunnarsdottir, Sveinn Enok Johannsson (idruntini) Marco Aloisio e Giacomo Leone (azione mimica).
L'ensemble strumentale invece, è costituita da Antonio Aprile al Violoncello, Francesco Bisanti al Saxofono, Emanuele Cacciatore al Flauto, Antonio De Santis al Fagotto, Alessandro Palermo alle Percussioni e Francesco Libetta al Pianoforte.