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Eventi e speciali

V Concerto

Stagione Sinfonica di Primavera 2013

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Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Dal 03/05/2013 al 04/05/2013
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Cantieri Teatrali Koreja - Via Guido Dorso 70
  • Orario: ven 03 ore 11.00: sab 04 ore 21.00
  • Organizzatori: Fondazione ICO Lecce - Orchestra Sinfonica Tito Schipa
  • Telefono: 0832 241468
  • Fax: 0832 683510
  • E-mail: info@icolecce.it
  • Sito web: http://http://www.icolecce.it

Stagione Sinfonica di Primavera 2013

Direttore artistico
Ivan Fedele

V Concerto

Direttore
Paolo Marzocchi
Maestro del Coro
Andrea Crastolla
Coro
Apuliae Chorus
Proiezioni interattive
Mariangela Malvaso

con la partecipazione dei giovani musicisti della Scuola Secondaria di primo grado "Ascanio Grandi" di Lecce

Paolo Marzocchi
La meccanica del ruscello, per orchestra d'archi
Benjamin Britten
Four sea interludes
Paolo Marzocchi
L'albero, per coro, orchestra e video-proiezione interattiva
La Meccanica del Ruscello
La "Meccanica del Ruscello" è una composizione di circa 15 minuti per orchestra di scuola media a indirizzo musicale, quintetto d'archi (o orchestra d'archi) professionista e suoni elettronici, che ho composto usando lo stesso linguaggio e le stesse tecniche che adotto quando scrivo per musicisti professionisti. Ovviamente ai ragazzi e ai bambini sono richiesti passaggi tecnici alla loro portata, ma il senso della musica non ne deve risentire. Le difficoltà da risolvere sono quindi quelle che si incontrano quando si suona in una vera orchestra, il ritmo, le battute di pausa, il mantenimento della concentrazione in una composizione di una certa lunghezza.
Come è noto, in tedesco "Ruscello" si traduce "Bach", e proprio le lettere B A C H (che in notazione tedesca corrispondono alle nostre Sib-La-Do-Si naturale) sono le quattro note che generano il materiale musicale della composizione, due esacordi complementari e simmetrici, che si contrappongono e crecano di prevalere uno sull'altro. La forma è molto articolata, vi sono momenti "meccanici" in cui ho impiegato procedimenti mutuati dalla musica minimalista, altri più lirici, e non mancano episodi di sospensione e rarefazione, in cui le orchestre dei grandi e dei piccoli sono utilizzate in modo cameristico. Nella coda si ascoltano finalmente le quattro note del nome di Bach in una sorta di corale semplice e delicato, come una dedica.
Il pezzo è stato composto per il progetto "Musica e Diritti Umani" del movimento Musicians for Human Rights, ed è dedicato al Diritto all'Acqua.

L'albero
L'idea di scrivere un pezzo a "forma di albero" è scaturita da alcune riflessioni ispiratemi da una poesia visiva dello scrittore francese Jospeh Denize, con il quale collaboro da diversi anni. La poesia (che a tutti gli effetti può essere definita così), intitolata "Logos", è formata da lettere bianche su fondo nero disposte sulla pagina in modo da rappresentare la figura di un albero. In basso un terreno fatto di consonanti, secondo Rimbaud gli elementi più rozzi e pesanti del discorso ("R", "S" e "Z" - come un russare sommesso ma vitale, il sonno della terra, il sibilare di un serpente); da questo si sviluppa, o meglio "esala" - come un soffio - un tronco rappresentato da una successione asimmetrica di "H" (interpretabili anche come una scala spezzata), su cui germoglia e
si espande il fogliame di vocali (gli elementi più colorati e leggeri, sempre secondo i simbolisti francesi), che a sua volta richiama visivamente una notte stellata. L'opera di Denize è di fatto una forma musicale, un pezzo tripartito, un viaggio dal rumore al suono e dall'indeterminato al determinato attraverso l'azione vivificatrice di un "soffio". Pensare di esplicitare il potenziale sonoro di questa immagine semplice e potentissima utilizzando voci e strumenti è l'idea alla base del mio lavoro. Ho dapprima realizzato un "test", per orchestra di scuola media ("Bonsai", 2003), sempre con il sogno di realizzare un albero più grande, per orchestra e coro. Il sogno si è concretizzato nel 2008 con una commissione dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana e della Corale "Vincenzo Bellini" di Ancona. Successivamente ho preparato anche una versione della composizione per coro di voci bianche.
Al coro sono richiesti i suoni più diversi, dallo schiocco di lingua sul palato ai bisbigli più impercettibili - ma organizzati in una ferrea struttura ritmica - poi respiri e soffi, e infine il canto vero e proprio. Un ulteriore livello dell'opera è dato dalle immagini da cui il lavoro si è originato: la poesia di Denize, animata digitalmente dalla videoartista Mariangela Malvaso, mostra l'albero crescere e svilupparsi durante l'esecuzione, in totale unità con la musica.
L'Albero, oltre ad essere un simbolo universale (dalla vita all'organizzazione della conoscenza) diventa al tempo stesso un percorso attraverso i suoni, nelle mie intenzioni un modo per consentire ai più giovani di scoprire il mondo della musica contemporanea d'arte facendone un'esperienza diretta e attiva, e cercando di sfatare il luogo comune di un'arte difficile quando non incomprensibile.

Paolo Marzocchi
Nella doppia veste di interprete e compositore si è esibito con grande successo in sale prestigiose E' stato recentemente ospite con un progetto speciale presso il Lucerne Festival - At Easter (marzo 2012) e con una prima esecuzione presso il Teatro La Fenice di Venezia (febbraio 2012). Proprio per il duplice ruolo di compositore/esecutore, è stato avvicinato dalla critica alla figura del pianista e compositore ottocentesco, ormai quasi scomparsa. Collabora stabilmente con diversi artisti, tra cui il direttore Michele Mariotti, il regista Henning Brockhaus, il poeta Gianni D'Elia, i videoartisti Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, il cornista e direttore d'orchestra Alessio Allegrini, il regista Michal Kosakowski, il fisarmonicista Claudio Jacomucci, lo scrittore e critico Guido Barbieri, il direttore d'orchestra Alberto Zedda. Ha insegnato per più di dieci anni all'Università di Macerata e alle Accademie di Belle Arti di Urbino e Macerata. Fa parte del movimento dei Musicians for Human Rights, attraverso il quale è impegnato attivamente in progetti legati all'istruzione musicale e alla sensibilizzazione sociale, e alla creazione di orchestre e cori giovanili. A ottobre 2012 ha preso parte in qualità di compositore e direttore insieme ai Musicians For Human Rights all'inaugurazione della stagione "Barattelli" dell'Aquila.

Andrea Crastolla
Si è formato e diplomato con il massimo dei voti presso i Conservatori di Bari e Matera, in Composizione Corale, Direzione di Coro, Canto e Direzione d'Orchestra. Ha studiato Composizione con L. Ingrosso e M.P. Sepe, Composizione Corale e Direzione di Coro con C. Moscariello, Canto di F. Marasciulo, e direzione d'orchestra con A. Cericola, G. Pelliccia e D. Belardinelli.
Si è perfezionato in musica rinascimentale con M. Berrini e D. Tabbia, in composizione polifonica contemporanea con M. Zuccante e G. Bonato, direzione di coro con P. P. Scattolin, P. Leec. K. Kraticjnsky, G. Graden, e F. M. Bressan. Ha inoltre frequentato per la direzione di coro l'Accademia Europea di Fano e lo stage di alto perfezionamento M. Ventre di Bologna, ed i corsi di
perfezionamento in direzione d'orchestra di Pescara, nonché stage di specializzazione in musica barocca e musica sacra. Apprezzato per le sue esecuzioni filologiche e rispettose della prassi esecutiva, ha all'attivo numerosi concerti in Italia e all'estero (Germania, Albania, Olanda), e cinque primi premi assoluti in concorsi nazionali ed internazionali. Ha collaborato con musicisti quali: M. Lioy, e N. Kalaja, F. Zingariello. Y. Takada, R. Liccardi, F. Mondelci, e direttori quali A. Cericola, D. Agiman, F.M. Bressan, M. Panni. E' stato maestro del coro per l'Accademia del Teatro di Cagli, il Festival Lirico di Casamari, in diverse produzioni sinfoniche, in particolare, quelle del Coro Pugliese e dell'Orchestra ICO di Lecce, ed in vari allestimenti operistici tra cui le prime esecuzioni del Pinocchio di A. Cericola.
E' uno dei compositori della Messa di Santificazione di S. Pio da Pietralcina, eseguita in Mondo Visione nel 2002. Nel 2012 ha eseguito, con l'Orchestra Sinfonica di Lecce, in prima assoluta in tempi moderni la propria edizione critica della Messa in Re magg. di L. Leo. Attualmente è direttore stabile del Coro Polifonico Parsifal e di Apuliae Chorus, e direttore principale della Filarmonica Nino Rota.

Apuliae Chorus
Nasce nel 2005 da un nucleo di coristi pugliesi provenienti dal Coro Giovanile Italiano. Da allora l'organico del coro é stato incrementato assicurando uno standard qualitativo nel reclutamento di giovani coristi dalle spiccate qualità vocali e musicali. Ha affrontato diversi repertori, da quello rinascimentale a quello contemporaneo sia cameristico che sinfonico, in Italia e all'estero, nonché quello operistico collaborando con l'Accademia del Teatro di Cagli e con il Festival Lirico di Casamari. Nel 2011 viene assorbito dalla Fondazione Harmonium di Lecce mantenendo la sua connotazione di coro professionale ed allo stesso tempo ha attivato un laboratorio accademico corale per la formazione di un vivaio di giovani artisti del coro. Fin dalla sua fondazione è diretto da Andrea Crastolla.

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