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Gli archi del Tito Schipa

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Stagione Concertistica del Conservatorio "Tito Schipa" 2015 - 2016

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Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Data: 30/03/2016
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Biblioteca Roberto Caracciolo
  • Orario: 20.30

Stagione Concertistica
del Conservatorio "Tito Schipa" 2015 - 2016

Gli archi del Tito Schipa

DOMENICO RIZZO violino

ALESSANDRA MAGLIE violino

ELEONORA FULLONE violoncello

CARLO SCORRANO pianoforte

 

QUARTETTO "ANIMI MOTUS"

ALESSANDRA MAGLIE violino

MIRIAM BAFFI violino

ANDREA CAPUTO viola

ELEONORA FULLONE violoncello

 

 

Proseguono con grande successo di pubblico gli appuntamenti musicali promossi dal Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce. Mercoledì 30 marzo 2016, nel salone rinascimentale della Biblioteca "Roberto Caracciolo" in Lecce (ore 20:30), il cartellone proporrà un concerto cameristico, per archi e pianoforte, con musiche di Tartini, Mozart, Dvořák e Respighi, a cura di DOMENICO RIZZO (violino), CARLO SCORRANO (pianoforte) e del QUARTETTO "ANIMI MOTUS", formato da ALESSANDRA MAGLIE (violino), MIRIAM BAFFI (violino), ANDREA CAPUTO (viola) ed ELEONORA FULLONE (violoncello).

 

Il concerto si aprirà con il Quartetto n. 21 in re magg. K. 575 (Allegretto, Andante, Minuetto e Trio, Allegretto) di Wolfgang Amadeus Mozart, il primo dei tre quartetti d'archi (insieme al K. 589 e al K. 590) che Mozart scrisse tra il 1789 e il 1790 su commissione del re di Prussia, Federico Guglielmo II, buon suonatore di violoncello. Questi tre quartetti "prussiani", caratterizzati dal ruolo importante attribuito alla parte del violoncello, erano costati tanta fatica a Mozart, come egli stesso scrisse al «carissimo, ottimo amico» Michael Puchberg, violoncellista e compagno di loggia, quando si vide costretto a cederli all'editore Artaria di Vienna per una somma irrisoria, costretto dalla necessità e tormentato dal cattivo stato di salute.

Seguirà l'Adagio con variazioni per violoncello (ELEONORA FULLONE) e pianoforte di Ottorino Respighi. Il tema del brano, composto nel 1921, con dedica ad Antonio Certani, compagno di studi negli anni della formazione artistica al Liceo Musicale di Bologna, trova ispirazione in un canto popolare romagnolo dalla calda linea melodica.

Sarà poi la volta della Sonata in sol min. "Il trillo del diavolo" per violino (DOMENICO RIZZO) di Giuseppe Tartini. Sulla datazione di questa celebre sonata (Larghetto, Allegro, Andante-Allegro-Adagio) vi sono diverse ipotesi: se si dà fede al racconto di Jérôme Lalande riportato nel Voyage d'un Français en Italie, fait dans les années 1765 et 1766, il brano sarebbe stato composto nel 1713, ma l'analisi dello stile musicale lo colloca più verosimilmente negli anni '40 del XVIII secolo. Secondo Lalande l'ispirazione che portò alla sua nascita deriverebbe da un sogno in una notte del 1713, durante il quale il musicista avrebbe stretto un patto col diavolo.

Chiuderà la serata la bellissima melodia della Romanza in fa min. op. 11 per violino (ALESSANDRA MAGLIE) e pianoforte di Antonín Dvořák, composta nel 1877, con dedica al violinista František Ondříček, pubblicata postuma.


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