Otranto, enorme successo per la mostra di Pablo Picasso
Per i ritardatari c'è ancora tempo fino al 26 settembre, tutti i giorni dalle 10 alle 13 o dalle 15 alle 22.
Sta riscuotendo un enorme successo la mostra di “Pablo Picasso - la materia e il segno” in esposizione al Castello Aragonese di Otranto: superata a fine agosto la soglia dei 40.000 visitatori, con oltre un mese di anticipo rispetto a Mirò dello scorso anno, che ha raggiunto quel numero solo a chiusura mostra in ottobre. Sono stati davvero tanti gli italiani e gli stranieri che hanno apprezzato le 86 opere del grande maestro spagnolo e visitato il Castello Aragonese da giugno ad agosto.
Le opere di Picasso ripercorrono un arco di tempo molto vasto e raccontano l’ecletticità dell’artista: dal 1904, con l’esposizione della preziosa incisione - Il pasto frugale - che fa parte della serie Suite des saltimbanques, per arrivare a una delle sue opere incisorie più famose, la serie della Tauromaquia (1957) e un corpo unico di 38 ceramiche in cui il segno di Picasso è più che mai evidente e riconoscibile. La selezione è completata da 8 opere miste realizzate dal 1905 al 1971: un disegno a pastello del 1919 Olga’s left profile raffigurante la splendida moglie Olga; Deux femmes gouache (tecnica del guazzo) realizzata a Parigi nel 1920; le celebri incisioni Saltimbanques del 1905; il Baccanale del 1955; Il pittore e la modella disegno a china del 1971; due incisioni su linoleum - Baccanale con acrobati (1959) e Toros en Valauris (1954). Oltre a Picasso destano interesse le numerose installazioni che consentono di sfruttare a pieno le potenzialità del Castello come contenitore culturale.
A partire da “Cortile di parole”, sedute in pietra leccese disegnate dall’Architetto Raffaela Zizzari e prodotte da Pimar: uno spazio di transito che diventa protagonista grazie a elementi che permettono di permanere, dialogare e leggere. Nelle sale espositive, al primo piano, “Sedute d’autore” ispirate al cubismo analitico e al grande culto del toro – realizzate da Area Arredamenti su disegno dall’Architetto Zizzari – permettono di fermarsi ad ammirare con calma le opere di Picasso.
L’opera “Les demoiselle de Otranto”, esposta in una delle tre sale circolari del castello, è realizzata dai maestri scultori salentini Ferruccio e Isaia Zilli e rappresenta un omaggio al famoso dipinto "Les Demoiselles d'Avignon" realizzato da Picasso nel 1907 e conservato al Museum of Modern Art di New York. Sul bastione denominato punta di diamante, “Il castello dei destini incrociati” è una scultura di luce che, parafrasando il titolo di un libro di Italo Calvino, vent’anni dopo i primi sbarchi degli albanesi sulle coste salentine, vuol far riflettere su un luogo simbolo del Mediterraneo: Otranto e il suo castello che più volte nella storia ha visto incrociare insieme alle spade i destini degli uomini. Il design è di Raffaela Zizzari, i testi di Luigi De Luca, la produzione di De Cagna Luminarie. E poi “Otranto, 1480”, un omaggio a Otranto e alla sua storia ideato da Luigi Orione Amato: un gioco di scale, un percorso ideale di purificazione e di trasformazione del negativo in positivo. Da non perdere inoltre - dal 3 al 5 settembre – la rassegna Un cortile di parole / Libri, film, arte, a cura di Sonia Cataldo del Presidio del libro di Parabita e promossa dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con l’Associazione Presìdi del libro.