"Black Christmas" a Santa Caterina Novella
Nessuno è straniero a Galatina
Dopo la terribile iniziativa del Sindaco di Coccaglio che ha deciso di avviare per il periodo natalizio una caccia agli immigrati denominata offensivamente White Crhistmas, ieri pomeriggio, a Galatina, dalle 16,30 fino a sera, la Famiglia Francescana del Salento (Frati Minori, Ofs, Gifra), insieme alle Associazioni Egerthe, Pangea, Arci, SudSud-est, Telenorba, Comboniani-Cavallino, Missionari Consolata-Galatina, Giorè, Ass. italoellenica Grecia-Gr., insieme a cittadini, stranieri, enti religiosi e gruppi musicali ha organizzato concretamente una reazione di pari portata alla crescente e pericolosa ondata di razzismo, chiamata per contrapposizione "Black Christmas" tornando ad affermare i valori dell'accoglienza, della solidarietà e della fratellanza, da sempre legati al Natale.
Durante l'omelia della Santa Messa, celebrata da Frate Ettore, insieme a tre sacerdoti di colore, si è ricordato quanto sia necessario superare il sentimento di paura che si prova di fronte al diverso, di fronte a chi ha una cultura diversa, sentimento che spesso prova anche il diverso nei confronti del mondo che lo circonda ed in cui cerca accoglienza.
La comunità rumena, molto numerosa a Galatina, ha poi recitato nella sua lingua il Credo e dopo, nel Cortile della bellissima Basilica, ha eseguito diversi cori e Canti di Natale.
Nello stesso Chiostro, poi, c'è stata la proiezione di un video sulla Palestina ed un Mercatino il cui ricavato andrà in beneficenza.
La Basilica era gremita per testimoniare con un gesto concreto, che gli italiani, popolo di emigranti, ha un cuore grande ed ospitale, sempre pronto all'accoglienza.
Riportiamo, come commento conclusivo dell'iniziativa, le dichiarazioni dell'ex-assessore Avv. Roberta Forte, attualmente Referente per il Comune di Galatina del Progetto Provinciale Salento-Palestina: "Ho sempre favorito, prima da assessore ora da cittadina, tutte le iniziative rivolte alla diffusione, in particolare tra i giovani, della cultura dell’integrazione e della interculturalità, come il Capodanno dei Popoli, la Fiera del Commercio equo e solidale, il Progetto Salento – Palestina, portando i nostri ragazzi a vedere con i loro occhi cosa significhi vivere in un paese costantemente dilaniato dalla guerra.
E’ assurdo che in Italia, in nome di una astratta sicurezza sociale, si istighi all’odio razziale, alla caccia ai clandestini, si continui ad incutere la paura del diverso, come salvezza da tutti i mali, quando al contrario l’unico modo di perseguire concretamente l’obiettivo della sicurezza passa attraverso l’integrazione di tutte le realtà presenti sul nostro territorio, la cui diversità invece di spaventare deve rappresentare un’occasione di crescita culturale e sociale.
White Christmas, nella canzone di Bing Crosby, rappresenta il candore della neve che a Natale cade su tutte le cose cancellando tutte le empietà e le viltà umane. Il sindaco di Coccaglio ha indegnamente utilizzato il titolo di questo classico del Natale per indicare un’operazione animata dallo spirito opposto a quello che la ha ispirata.
Ho aderito immediatamente all’idea dei Frati minori della Basilica di Santa Caterina di rispondere a quest’oltraggio con gesti concreti, fatti da semplici cittadini che, indignati da questa campagna d’odio, facciano sentire gli stranieri benvenuti nella nostra città e con loro lavorino ad iniziative comuni, che ci consentano di fraternizzare, di conoscerci meglio e di rispettarci come esseri umani.
Insieme a tutte le associazioni, che hanno aderito con altrettanto entusiasmo, abbiamo realizzato questa giornata di Natale, colorato con tutti i colori del mondo, per contrastare attivamente un silente e insidioso apartheid, che un paese, bello e ricco di storia come il nostro, proprio non si merita, per arrestare uno spregevole sentimento lontano anni luce dalla bellezza della nostra Costituzione che ci vede tutti uguali.”