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Le "scaddhozze" erano delle orecchiette riuscite male, e anziche' gettarle si utilizzavano con la minestra di pesce. Noi le faremo apposta malfatte; piccoline e irregolari, e le metteremo a seccare sulla tavola della pasta.
Nel frattempo, per 6 persone, si pulisca un chilo di cernia, si elimini la pelle e si lasci la testa, si metta a pezzi in una pentola con mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva, mezzo spicchio d'aglio tagliato in sottili lamelle, 100 gr. di pomodori "te pendula" tagliati in quattro, un piccolo "sponzale" tagliato in sottili rondelle e due foglie di basilico.
Si facciano soffriggere gli ingredienti poi si bagnino con un bicchiere di vino bianco secco e si porti subito ad evaporazione. Sparito che sia il profumo del vino si aggiungano alcuni mestoli di acqua bollente fino ad ottenere il liquido necessario per far cuocere il pesce ed averne a sufficienza per condire la pasta. Il "sugo" infatti e' in bianco e molto saporito.Una volta che la cernia risulti cotta, si eliminino spine ed ossicini quanto piu' possibile, si aggiunga del peperoncino piccante e si uniscano 3 cucchiai di prezzemolo tritato finemente.
Si lessino le "scaddhòzze" direttamente nel ragu' in pieno bollore; a meta' cottura della pasta si controlli il sale e, se necessario, si regoli; cotte che siano le "scaddhozze", si compongano subito i piatti fondi e si mangino col cucchiaio.
Un consiglio: con questo piatto berrei un vino rosso non molto vecchio a temperatura ambiente.