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Mani sapienti modellano, intrecciano, ricamano, scolpiscono. Creano, da materiali grezzi, vere e proprie opere d'arte. Questi sono i nostri artigiani che, ancora oggi, è possibile ammirare nelle bottegucce dei centri storici, echi di un passato che qui, nel Salento, si ripropone con forza, in tutta la sua sapienza e abilità.
Il Salento è bagnato su tre lati dal mare. La costa salentina non è mai monotona ma sempra varia e dai contorni frastagliati. Il mare, osservato dalle scogliere adriatiche è di un blu intenso, che si addolcisce fino a diventare cristallino e caraibico sulle bianche spiagge del mar Jonio. E, le numerose torri di avvistamento, silenziose sentinelle, punteggiano la costa.
Il clima, la morfologia e la posizione geografica hanno condizionato fortemente la presenza umana nel Salento. E questa presenza non può essere ignorata in una lettura del paesaggio salentino, dal momento che, ancora ben visibili, risultano le sue impronte. Il territorio salentino non sarebbe tale senza le decine di costruzioni rurali (trulli, furnieddhi, pajare, parieti, specchie,...) disseminati ovunque. E tali elementi della presenza umana non vanno considerati al di fuori del paesaggio "naturale" salentino perchè opere fortemente legate alla natura ed alle sue leggi.
Paesaggi di terra rossa, intrappolata tra le radici dei maestosi ulivi secolari, fichi d'india che sporgono dai muretti a secco offrendo frutti multicolori, dolci e succosi, querce, pini marittimi a picco sul mare, ma anche lucertole e gechi che si godono il sole sulle rocce, distese di papaveri e margherite, greggi al pascolo, volpi, gabbiani, gatti che spavaldi passeggiano nelle case a corte... Tutto questo, e molto di più, è il cuore del Salento.