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Larissa e Matt Kane sono una coppia abbiente e felice, lui è un avvocato di successo e lei è prossima al parto del primo figlio. Si trasferiscono in una casa spaziosa, una villa in un quartiere residenziale, ma ignorano chi sia la loro vicina. La ragazza della porta accanto infatti li osserva inquietante dalla finestra del piano di sopra, la sua presenza mortifera e silenziosa si manifesta la prima volta quando Larissa accusa fitte di dolore alla pancia. Il figlio nascerà senza vita, inoltre la donna passerà attraverso un minuto di morte clinica. La difficilissima elaborazione del lutto e l'aver toccato l'aldilà fanno di lei la preda perfetta per la sinistra vicina, che inizia a influenzare Larissa in modo sempre più pressante.
Posto che nel filone dei fantasmi e delle case maledette la prevedibilità è piuttosto inevitabile, a fare la differenza è lo stile e le interpretazioni ma purtroppo in 'Isabelle' non c'è niente che si elevi al di sopra di uno standard ormai piuttosto consunto. Più che un film di genere, 'Isabelle' sembra un film sui generis, un horror che riprende situazioni e soluzioni già viste, con un look vagamente vintage che guarda ad atmosfere più grigie anziché allo stile patinato di James Wan in voga ai nostri giorni, ma senza trovare una ruvidezza di regia e messa in scena che rompa la consuetudine o renda reale il dramma. Tutto si dispiega secondo un copione fin troppo rodato, con solo un colpo di scena finale, dall'effetto però impalpabile, bruciato con eccessiva velocità quasi il regista stesso non ci credesse.
(mymovies.it)