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Russell Poole è un detective che ha dedicato gran parte della propria vita a investigare gli omicidi dei rapper Tupac Shakur e Notorious B.I.G., fino a giocarsi la carriera. Anni dopo viene contattato dal reporter Jack Jackson, che con un pezzo su quello stesso caso aveva vinto un Peabody Award. Le sue teorie però sono poi state sconfessate dai successivi procedimenti giudiziari e così, in cerca di una nuova verità, rintraccia Poole, che anche dopo aver lasciato il dipartimento ha privatamente continuato le indagini ed è pure restato in contattato con la madre di Christopher "Biggie" Wallace. I due cercano di mettere insieme i pezzi del puzzle e identificano una cospirazione poliziesca, che si collega anche allo scandalo del distretto corrotto di Rampart.
"'City of Lies' di Brad Furman è soprattutto interessato a montare un caso e lo fa con un profluvio di parole pressoché inesauribile. Per cercare, senza gran successo, di movimentare le cose, dipana la vicenda su due tempi (...) L'operazione è però fallimentare, l'azione è ridotta al minimo e il tono generale è quello di un tv movie che vuole convincere il pubblico di una cospirazione, il tutto accompagnato da un commento musicale dei più deteriori e gettato sulle spalle di due attori qui non al loro meglio.
(Mymovies.it)
"È veramente difficile fare cinema d’inchiesta senza nuove rivelazioni da offrire. Di più è farlo su casi dubbi, fumosi e ancora di più è farlo sostenendo le tesi più difficili, quelle a maggior tasso di complotto percepito. Di sicuro è impossibile farlo come lo fa City of Lies, cioè con un’aria da puntata di mistero, in cui una specie di giovanile eccitazione contamina tutto il racconto all’insegna della passione per il retroscena occultato".
(badtaste.it)