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La casa di Jack

La casa di jack

Info

Genere: Horror
Anno: 2018
Durata: 152
Origine: Danimarca, Francia, Germania, Svezia
Distribuzione: Videa
Regia: Lars von Trier
Attori: Matt Dillon, Bruno Ganz, Uma Thurman, Siobhan Fallon, Sofie Gråbøl, Riley Keough, Jeremy Davies, Ed Speleers, David Bailie, Yu Ji-Tae


Descrizione

La casa di Jack, il film diretto da Lars von Trier, ambientato nell’America degli anni '70 segue l'astuto Jack (Matt Dillon) attraverso 5 incidenti, e cioè gli omicidi che definiscono il suo sviluppo come serial killer.
Viviamo la storia dal punto di vista di Jack che vede ogni omicidio come un'opera d'arte in sé, anche se la sua disfunzione gli dà problemi nel mondo esterno. Nonostante l'inevitabile intervento della polizia (cosa che provoca pressioni su Jack) si stia avvicinando, contrariamente a ogni logica, questo lo spinge a rischiare sempre di più.
Lungo il cammino scopriamo le sue condizioni personali, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso conversazioni ricorrenti con lo sconosciuto Virgilio, una miscela grottesca di sofismi mescolata con un'auto-pietà quasi infantile e con spiegazioni approfondite di azioni difficili e pericolose.

Recensioni

"La casa di Jack segna il ritorno di Lars von Trier al Festival di Cannes,tutto parte da due parole, il film presenta la solita violenza del cinema di Lars von Trier, l’ontologica verità dell’umana miseria, la sofferenza che è anima del desiderio, e anche del desiderio di possesso. Regista delle donne per eccellenza, von Trier torna a mettere al centro del discorso un personaggio maschile a più di dieci anni di distanza da Il grande capo e, mettendo da parte i toni della commedia, a ventisette anni da Europa. Non si tratta di una scelta casuale, né se ne può minimizzare il peso. Dopo aver raccontato la messa in crisi del sistema attraverso il femminile, e la sua potenza che la società depotenzia, e stupra, e uccide, La casa di Jack costruisce la sua narrazione proprio su quell’omicidio, su quello stupro, su quel depotenziamento del muliebre: Jack è umano e metafora allo stesso tempo, è cinema di genere e alta speculazione filosofica nella stessa inquadratura, è naturale – come il lui bambino che trancia con i tronchesi le zampette a una paperella – e infernale. E l’omicida del femminile, e soprattutto vede il mondo con gli occhi del maschio, che pur dotato di un ingegno fuori dal comune sa costruire poesia solo nella distruzione.

Le donne del film, come peraltro fa notare Bruno Ganz, sono tutte, in modo tra loro diverso, ottuse e imbecilli: si credono più forti e ne pagano le conseguenze, cedono alla loro stessa soglia di sicurezza per un guadagno economico millantato, lasciano i loro pargoli alla mercé di un criminale, sono vere e proprie oche giulive. Lars von Trier è un filosofo, e La casa di Jack ne è solo l’ennesima dimostrazione, di fronte alla quale in molti sceglieranno di voltarsi dall’altra parte. Ingegneri o architetti?".
(quinlan.it)

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