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Riley North, moglie e madre di famiglia di Los Angeles, assiste impotente all'uccisione del marito e della figlia da parte di una gang di narcotrafficanti. Ferita nell'attacco, riesce comunque a testimoniare contro gli assalitori, ma a causa di un giudice corrotto le sue dichiarazioni sono invalidate e il processo annullato. Cinque anni dopo, Riley, nel frattempo scomparsa e trasformatasi in una spietata assassina, torna per portare a termine la sua vendetta: a uno a uno cercherà i responsabili impuniti della strage (primo fra tutti il boss della droga Diego Garcia), mentre la polizia di Los Angeles cercherà di fermarla e un'intera nazione la acclamerà come eroina.
"Torture dozzinali, urla al crepuscolo, una regia di stampo elementare, che non osa nulla. L’impianto è quello di un film in stile anni Settanta, reazionario, che sfida le istituzioni e indica lo Stato come il primo nemico. Poliziotti corrotti, la giustizia che non funziona, il cittadino comune che deve imbracciare il fucile e riscrivere le regole. Ma da allora sono passati quasi cinquant’anni".
(cinematografo.it)