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Feste patronali del Salento 2017
Sant'Oronzo
Festa patronale a Muro Leccese
Oronzo, nato a Lecce nel I sec. d. C., agli albori del Cristianesimo, succeduto al padre Publio nell'incarico di tesoriere dell'imperatore, mentre era a caccia insieme al nipote Fortunato, console della città, lungo la spiaggia di San Cataldo, l'allora Porto Adriano, incontrò san Giusto, inviato da san Paolo a Roma. Grazie a lui, Oronzo si convertì al Cristianesimo e fu battezzato insieme al nipote Fortunato. Giusto e Oronzo cominciarono a diffondere la fede cristiana ma furono denunciati e fu loro imposto di offrire incenso a Giove nel tempio a lui dedicato. Dinanzi alla loro ferma opposizione il pretore condannò Oronzo e Giusto alla flagellazione e li fece rinchiudere in carcere.
Scarcerato, Giusto andò a Roma da Pietro e poi, accompagnato da Oronzo e Fortunato, a Corinto da Paolo. Questi nominò Oronzo vescovo della città di Lecce e il nipote Fortunato suo successore.
Nerone, che intanto inaspriva la persecuzione dei cristiani, mandò a Lecce un suo ministro, Antonino, che fece imprigionare Oronzo e Fortunato, minacciandoli di morte se non avessero abiurato al cristianesimo. Pur essendosi i due rifiutati di farlo, dopo varie peripezie, tornarono liberi continuando a predicare nel Salento. Arrestati successivamente da Antonino, che non aveva mai smesso di perseguitarli, i due furono condotti a tre chilometri da Lecce (dove attualmente sorge una chiesa denominata dai leccesi La Capu te Santu Ronzu oppure Santu Ronzu te fore), il 26 agosto, per essere decapitati.
Si narra inoltre che la testa non sia mai stata rinvenuta e che la chiesa cattolica non abbia mai aperto il processo per la santificazione.
La bellissima piazza di Muro, bomboniera barocca di pietra leccese, capolavoro di abilissimi maestri scalpellini, si accende di luminarie per festeggiare il Santo Patrono che condivide col capoluogo, senza lasciarsene oscurare nella cura dell'organizzazione.
Il solerte Comitato Festa di Muro dà spazio ogni anno all'arte riservandole un posto d'onore sulla facciata della Chiesa Matrice. Nei giorni precedenti la festa, infatti, nella nicchia accanto al portone dell'edificio sacro è usanza collocare un'immagine del Santo realizzata ogni anno da un artista diverso.