Eventi e speciali
Manuela Schiavone dal titolo "Sguardi sul Salento"
Informazioni utili
- Categoria: Mostre e mostre mercato
- Dal 21/08/2010 al 31/08/2010
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Dove: Otranto
- Indirizzo: Museo Diocesano
- Costo: ingresso libero
- Orario: 21:00 - 24:00
- Organizzatori: Associazione socio-culturale no profit "Progetto Artec
- Sito web: http://www.manuelaschiavone.com
L’occasione ha dato il via al programma artegiovani, è stato inoltre presentato il catalogo italiano-inglese con commento critico del curatore Gemma.
Il territorio d'appartenenza costituisce una fonte pressoché inesauribile di ispirazione per l'artista leccese che ha così l'occasione di presentare tre importanti serie di opere pittoriche. Nei caratteristici “fregi”, tratti dai frammenti architettonici delle facciate delle più belle chiese del Salento, le sfumature cromatiche cangianti, rese con la particolare tecnica del puntinismo, non fanno altro che sottolineare tutto il fascino posseduto già naturalmente dalla pietra leccese. D'altra parte, nelle sue “ricostruzioni fantastiche urbane”, Schiavone compie delle estrapolazioni e rielaborazioni di monumenti storici, nel tentativo di riprodurre sulla tela, con un procedimento mentale sicuramente consapevole, l'atmosfera irreale del mondo onirico e dell'inconscio: così vengono assemblati insieme in un luogo fittizio, elementi architettonici, chiese, antiche mura presenti in siti diversi delle città, che subiscono le stesse deformazioni dei profili indotte dai sogni e dalla memoria.
In questi scenari raramente compare l'uomo, sotto forma di sagome umanoidi, bloccate nel tentativo di attraversare gli spazi urbani su improbabili biciclette, in un'atmosfera di rallentamento spazio-temporale e di tenue, mai esasperata, vena metafisica.
Infine, nei “paesaggi naturali”, si ha la riproposizione di scorci di campagne e siti costieri del Salento che subiscono una puntualizzazione cromatica del particolare dalle mani della pittrice, capace ancora una volta di fare emergere quegli elementi caratterizzanti, cui la monotonia della propria ricorrenza nel paesaggio non può sottrarre parte dell'intrinseco splendore, ossia le torri di guardia e gli ulivi.
L'artista mette certo a frutto tutti i segreti della propria esperienza nel campo dell'illustrazione, che di tanto in tanto va affiorando nelle note cromatiche o nelle tracce compositive e che, tutto sommato, non fa altro che arricchire le realizzazioni, stemperandole da quella tentazione iperrealista che oggi più che mai può costituire fatto di “tendenza”e di competizione con il mezzo fotografico. La pittura qui rivendica invece il proprio spazio di autonomia, trovando nella rielaborazione “mnestica” la chiave della propria essenza; come dice Raffaele Gemma in catalogo “la particolarità va ricercata semmai nelle note cromatiche adoperate dalla pittrice in modo assolutamente personale e originale, sì da mettere in risalto le caratteristiche di luminosità proprie del Salento”.
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