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Della compagnia teatrale "Factory"
Mattia e il nonno
Per la stagione del Teatro Comunale di Novoli
Nuovo spettacolo tout public coprodotto dalla compagnia salentina Factory compagnia transadriatica e da Fondazione Sipario Toscana onlus in collaborazione con Nasca Teatri di Terra. Tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Piumini (Einaudi Ragazzi) con adattamento e regia di Tonio De Nitto - musiche originali di Paolo Coletta, costumi di Lapi Lou, luci di Davide Arsenio, tecnica a cura di Matteo Santese e organizzazione di Francesca D’ippolito - "Mattia e il nonno" vede in scena l'attore Ippolito Chiarello.
Dopo le prime venti repliche (tra Milano, Giffoni film Festival, Ostuni, Ricadi, Foggia, Cascina, Osimo, Udine e altre rassegne e festival), lo spettacolo - dopo un’anteprima estiva nel ricco programma del Festival I Teatri della Cupa - viene presentato per la prima volta nel Salento. La tournée proseguirà poi al Teatro Argentina di Roma (28 dicembre), al Kids Festival di Lecce (2 e 3 gennaio) e proseguire a Torino, Cuneo, Nonantola, Jesi, Calderana di Reno, Sarzana, Genova, Parma, Ferrara, Bibbiano, Como, Lucca, Bari, Vicenza solo per citare alcune delle circa cinquanta date previste sino ad aprile. Ottima l'accoglienza in questi mesi da parte di organizzatori, pubblico e critica.
La critica. "Mattia e il nonno" rappresenta il modo più poetico di abituarsi a una perdita, di elaborare una mancanza trasformandola in lascito prezioso", ha scritto Michele Di Donato suI lPickwick.it. "Chiarello si muove a proprio agio tra i colori pastello e l’ironia morbida dell’autore: un po’ mattatore, un po’ cantastorie distaccato, portavoce disincantato di un rito di passaggio", sottolinea Andrea Pocosgnich su Teatro e critica; "Lo spettacolo ci trasporta fedelmente in tutti i mondi che 'Mattia e il nonno' hanno visitato insieme, rendendoceli vivi e pulsanti, ricordandoci nel contempo che la vita vince sempre sulla morte, basta che noi, con il nostro operare, possiamo lasciare la nostra esuvia agli altri", è la chiusura di Mario Bianchi su Eolo.
L'opera. Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini, uno degli autori italiani più apprezzati della letteratura per l’infanzia. In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, costellati di incontri magici e piccole avventure pescate tra i ricordi per scoprire, alla fine, che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare. In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può fare a rimanere vivi nel cuore di chi si ama. Una tenerezz ainfinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita. È un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote che somiglia a un viaggio che non fa più paura.