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Eventi e speciali

Teatro e ragazzi

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Progetto del "Teatro del Buratto"

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Teatro e ragazzi

Passione, inclusione e professione

Il “Teatro del Buratto” di Milano, in collaborazione con la residenza teatrale di Novoli delle compagnie “Factory” e “Principio Attivo Teatro”, all’interno della nuova stagione 2016-17 del Teatro Comunale di Novoli, propone gli spettacoli finali realizzati dagli allievi del Corso Biennale di Formazione Professionale, promosso e gestito dal “Teatro del Buratto in Salento/Centro di Produzione” e finanziato dal Dipartimento della Gioventù/Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’avviso “Giovani per il Sociale”.

Il progetto ha avuto avvio con la collaborazione del Comune di Melissano e dei comuni dell’Ambito di Zona di Gallipoli: Gallipoli, Alezio, Alliste, Melissano, Racale, Sannicola, Taviano, Tuglie; nelle fasi conclusive ha trovato residenza presso il teatro Comunale di Novoli. Il programma prevede una serie di appuntamenti con spettacoli rivolti alle famiglie, a giovani e adulti, ma anche specifici momenti riservati ai bambini delle scuole del territorio.

Gli spettacoli

30 ottobre / 17.30 - “La lavagna fantastica” (età consigliata 5/10 anni)
5 novembre / 21.00 - “Fly Butterfly” (dai 12 anni- tout public )
6 novembre / 17.30 - “Pierino e il lupo.. in città” (età consigliata 4/8 anni)

Costo ingresso 5 € (posto unico).
Si consiglia la prenotazione 340/3769613 - 327/7372824 - 320/0119048

“La lavagna fantastica”

- Ideazione Marialuisa Casatta, Nadia Milani, Elena Veggetti - Sceneggiatura Elena Veggetti, Renata Coluccini - Regia Renata Coluccini - Rimessa in scena Nadia Milani e Franco Spadavecchia - In scena Simone Maci, Roberta Carizzolo, Kirbj Coppola // Michela Marrazzi, Laura Giannoccaro, Valentina Piccolo

Un’aula vuota dopo che è suonata la campanella, la cattedra, i banchi e il buco nero di una lavagna che diviene un quadro perfetto per l’animazione di oggetti e personaggi! Ed ecco che numeri e parole si disegnano, vivono, assumono colore secondo il proprio carattere. Perché, naturalmente, anche loro hanno una personalità! E le parole sbagliate dove vanno a finire? Nel museo degli errori? Ma è proprio vero che le parole sono una cosa seria? E se si potesse giocare con loro e usare gli errori per costruire altre storie? Ci guideranno in quest’avventura due gessetti e un cancelletto, da sempre gli abitanti della lavagna. Dalle filastrocche e dai racconti poetici e geniali di Gianni Rodari, uno spettacolo dove la tecnica dell’animazione su nero e quella d’attore si fondono per dare vita a personaggi e invenzioni fantastiche all’interno di un’aula scolastica senza alunni.

“Fly Butterfly”

- Ideazione Stefano Monti - Drammaturgia Rocco D’Onghia - Regia Stefano Monti - Elaborazione e progettazione Stefano Monti, Rocco D’Onghia, Jolanda Cappi, Franco Spadavecchia - Rimessa in scena Nadia Milani e Franco Spadavecchia - In scena Kirbj Coppola, Laura Giannoccaro, Simone Maci, Maria Luisa Carrozzo, Michela Marrazzi, Valentina Piccolo - Voce recitante Gianni Mantesi - Musica Mauro Casappa - Scene e costumi Gian Luca Massiotta in collaborazione con Cristina Perversi - Disegno luci Marco Zennaro

Butterfly ha la virtù di possedere un’anima bambina capace d’incantarsi. Entra per la prima volta in un luogo magico, che altro non è se non un teatro e ne rimane affascinata. Qui incontra i Maestri che la accompagneranno lungo un percorso simbolico, lungo la strada che dall’ignoranza oscura conduce alla luce della conoscenza. Tante sono le dure prove che Butterfly dovrà affrontare; lavorerà con ostinazione perché lei è piccola e il mistero della sua arte tanto grande. Trascorrono molti anni senza risultati e Butterfly, stanca, dispera di dare compiutezza al suo sogno; ma proprio la sua stanchezza e il crollo che ne deriva, rappresentano l’ultima prova: la debolezza conduce alla forza, il fallimento alla conoscenza. E’ così che colei che credeva d’essere un piccolo bruco diventa, in fondo, quello che è sempre stata, una splendida farfalla che vola leggera. “Fly Butterfly” è uno spettacolo di teatro su nero, un lavoro sull’immagine che sviluppa un approfondimento delle tecniche di teatro d’animazione giapponese del “Bunraku”. Le metamorfosi fantastiche che si dipanano lungo lo spettacolo evocano suggestioni dove gestualità e musica hanno uno spazio fondamentale e fanno di “Fly Butterfly” un genere di teatro totale.

“Pierino e il lupo... in città”

- Adattamento del testo e messa in scena Guido Manuli, Franco Spadavecchia - Rimessa in scena Nadia Milani e Franco Spadavecchia – Musica Sergej Prokof’ev - Consulenza psicopedagogia Maria Rosa Pantuso - Disegni Guido Manuli - In scena Maria Luisa Carrozzo, Alessia De Blasi, Cristian De Paulis, Elisabetta Guerrieri, Maria Grazia Marrocco, Manuela Melissano

E’ la versione moderna della favola originale, calata nel quotidiano e ambientata in una qualunque periferia di una qualunque città. Pierino è un bambino vivace che abita in un condominio col nonno brontolone che tutti i giorni lo accompagna ai giardini vicino a casa. Qui ha fatto amicizia con un gatto randagio dividendo con lui la merenda; da quel giorno si danno appuntamento ai giardini sempre alla stessa ora, l'ora della merenda. Il lupo è un signore cattivo e prepotente che terrorizza il quartiere con piccoli furti e scippi; non gli piacciono i bambini perché sono rumorosi, frignoni e impiccioni e per non farsi riconoscere indossa sempre una maschera da lupo. Al posto dei cacciatori ci sono i poliziotti che alla fine, grazie al coraggio di Pierino, come nella storia originale, catturano il lupo e per riparare alle sue malefatte, al posto di portarlo in prigione, lo obbligano a lavorare, a tenere puliti i giardini dalle lattine e dalle cartacce. La scena è composta da un enorme libro tridimensionale da dove escono i vari personaggi, ovviamente di carta, che si muovono magicamente intorno al grande libro. Ogni volta che si gira pagina, cambia la scena e come per magia appaiono palazzi, strade, alberi, giardini, etc.


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