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Eventi e speciali

La Fiera di Ognissanti 2019

La Fiera di Ognissanti 2019

Una tradizione che si perde nella notte dei tempi

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La Fiera di Ognissanti

Il programma

La rappresentazione partirà alle 16.30 del 31 ottobre dalla località di San Cosimo di Carbieno, percorrerà alcune vie del paese con accompagnamento musicale e di canti tradizionali e giungerà in prossimità dell'area mercatale alle 17.30, allorquando ci sarà l'apertura ufficiale della Fiera, che sarà inaugurata dall'Assessore regionale allo sviluppo economico, Dott. Cosimo Borraccino. Durante la serata del 31 ottobre, a partire dalle 19:30, si potranno ascoltare le selezioni musicali del Dj Jasm, apprezzato artista carpignanese. Alle 21.00, il ritorno alle più vere tradizioni musicali salentine e al riguardo l'Amministrazione comunale è lieta di ospitare il "Canzoniere Grecanico Salentino", il più antico gruppo di pizziche e musiche popolari salentine e grike, fondato nel '75 dalla scrittrice Rina Durante, conosciuto ormai in molti paesi del mondo, dove durante i tour ha fatto conoscere l'energia, il ritmo e la magia del nostro Salento.

Il 1° novembre sarà la giornata della Fiera vera e propria, che comincerà con la tradizionale compra-vendita degli animali e continuerà con i colori, le voci, la baraonda e la straordinaria umanità dei visitatori e dei commercianti per le vie cittadine. Proseguirà anche, nelle due piazze del paese, la "Sagra del maiale" con gli annessi spettacoli musicale, dove, alle 13.30, si potrà ascoltare il duo chitarra e voce "Les Deux", nei pressi degli stand della Piazza Madonna delle Grazie. Alle 19.30, si tornerà in compagnia di Dj Jasm, mentre, a partire dalle 21.00 sarà di nuovo la volta della musica tradizionale salentina con il gruppo Criamu, che da oltre venti anni veicola un messaggio di recupero e rispetto delle tradizioni popolari, fino alla chiusura della serata. Non mancheranno, organizzati dal settore cultura dell'Amministrazione comunale col consigliere Salvatore Rizzello, gli angoli culturali. In particolare, allestito per tutti e due i giorni della Fiera presso il palazzo Orlandi in via Roma, si terrà la "Mostra antologica" di parte delle opere di Luigi Azzarito, detto "Feller", noto e amatissimo carpignanese, artista e poeta, che ha lasciato un grande vuoto nei pensieri e nei cuori di molti salentini.

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Oggi è detta impropriamente fiera di Ognissanti. Ma essa è legata al culto dei Santi Medici e alla chiesa omonima che sorgeva nell’antico vicino villaggio di San Cosimo o Carbieno, che, secondo i più recenti studi, si trova sulla via Traiana-Costantiniana.

Originariamente la fiera si svolgeva a San Cosimo. Vi si svolgevano, almeno fino ai primi del Settecento, tre fiere: in aprile, in luglio, il 1° novembre, ossia in tre momenti significativi del ciclo agricolo annuale.

Non si hanno notizie circa il periodo della scomparsa delle fiere di aprile e di luglio e del trasferimento a Carpignano. Si può solo ipotizzare che le fiere siano rimaste a San Cosimo finchè la chiesa (dedicata appunto ai Santi Medici) è rimasta agibile. Quando le condizioni statiche della chiesa divennero critiche, il quadro dei Santi Medici fu trasferito nella chiesa parrocchiale di Carpignano e la chiesa originaria fu lasciata al suo destino. Essa sarebbe caduta verso gli anni Trenta del Novecento, per un albero (si racconta che fosse un pino) che era nato spontaneamente sul tetto e per le radici infiltratesi nelle strutture. Si vedono ancora i ruderi e tutto il muro sud, inglobato nell’attuale masseria di San Cosimo.

Era ed è, quindi, una delle tante fiere agricole che si svolgevano attorno ad una chiesa o in occasione di una festa.

Il culto dei Santi Medici è antichissimo e legato al periodo cosiddetto bizantino; è diffusissimo nel Salento. Il culto a questi Santi, in Occidente, ha subito alcune modifiche nei tempi e anche le date dei festeggiamenti sono cambiate. Le date delle fiere carpignanesi rispecchiano le date delle feste più antiche di questi Santi, che risalgono a prima dell’anno Mille. E’ quindi ipotizzabile con buone probabilità che la fiera carpignanese risalga a un periodo precedente il Mille.

Da San Cosimo (dove esistevano le strutture adatte, come la cisterna, lo spazio attorno alla chiesa,ecc.) la fiera fu trasferita a Carpignano e conservò le stesse caratteristiche di fiera agricola che, all’approssimarsi dell’inverno, permetteva alla gente del luogo e dei paesi vicini di scambiare beni e strumenti necessari per la stagione. Ma venivano anche persone e venditori lontani, come i commercianti di animali che talvolta provenienti anche da oltre Adriatico.

Secondo una tradizione, scomparsa negli ultimi trent’anni, i primi maiali venivano macellati per il 27 settembre, festa dei Santi Medici (il 1 novembre cade in um giorno della settimana uguale al 27 settembre). Il maiale era quindi l’animale che più facilmente si poteva macellare in quel periodo e doveva essere un prodotto diffuso. I mercanti, che già dai giorni precedenti o almeno dalla sera precedente erano presenti sul posto, consumavano i prodotti tipici del luogo e del tempo.

Fonte: prof. Emilio Bandiera


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