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Eventi e speciali

Cinema Primo Amore: Presentazione - Visione Cinedocumentari storici

Locandina

Storia del regista Antonio Marchi. L'ultimo libro di Mirko Grasso.

Informazioni utili

"Ma Antonio possedeva una sedici millimetri e Mirko Grasso ha restaurato e montato i suoi appunti tra il '40 e il '45. Come un canto e La liberazione di Montechiarugolo restano materiali preziosi. Leggerissimi e straordinariamente evocativi sono due gioielli...".

Bernardo Bertolucci

Intervengono

Gabriele Russo (Direttore artistico Cinema Elio Calimera);
Mirko Grasso (Autore);
Luigi Chiriatti (Editore).

A seguire proiezione

Come un canto. Appunti e immagini di un regista dimenticato la ricostruzione del rapporto tra Marchi e il cinema tramite l’utilizzo dei suoi filmati amatoriali.

Il libro

Come sarebbe potuto essere il cinema di Antonio Marchi?

È possibile averne un’idea attraverso questo libro di Mirko Grasso, che con un paziente e meticoloso lavoro di ricerca ricostruisce l’intreccio delle attività del regista di Parma e del suo gruppo “fuori Roma”.

Quello di Marchi è un nome che non compare spesso nei libri di storia del cinema, ma la sua è una vicenda artistica e intellettuale, fra gli anni Trenta e la metà degli anni Cinquanta, che sarà determinante per la storia dell’arte e della cultura di questo Paese. Ricordiamo infatti che il cinema di quegli anni è stata la fucina dove si sono forgiati gli intellettuali che poi hanno dato il loro determinante contributo al movimento antifascista.

Antonio Marchi sente e vive con passione viscerale l’amore per il cinema e con la sua attività fa di Parma un luogo di incontro di intellettuali da tutto il Paese: Michelangelo Antonioni, Attilio Bertolucci, Pier Paolo Pasolini e molti altri che avrebbero segnato in profondità e a lungo la storia culturale del nostro Paese.

Questo volume è un atto dovuto, un tentativo di restituire il suo posto a chi ha lavorato in modo appassionato per il progresso dell’Italia attraverso le strade della cultura.

L'autore

Mirko Grasso (1977) si occupa di cinema documentaristico, inchieste sociali, storia contemporanea. Ha scritto per «Aprile», «Lo Straniero», «Quaderni di Cinemasud». Ha pubblicato i volumi: Pasolini e il Sud (2004); Stendalì, canti e immagini della morte nella Grecìa Salentina (2005); Scoprire l’Italia. Inchieste e documentari degli anni Cinquanta (2007); Gaetano Salvemini. L’uomo, il politico, lo storico (2007); con Andrea Vannini ha curato il volume Firenze di Pratolini. Un documentario di Cecilia Mangini (2008). Per la casa editrice Kurumuny dirige la collana editoriale Fotogrammi. Collabora con l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna per il quale ha riordinato, inventariato e catalogato il fondo archivistico “Antonio Marchi”. Insegna materie letterarie.

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