Teatro del Buratto (Milano)
LA LAVAPAURE
Testo
Mario Bianchi e Renata Coluccini
scena
Marco Muzzolon
costumi
Mirella Salvischiani
in scena
Elisa Canfora, Renata Coluccini, Stefano Panzeri
regia
Renata Coluccini In collaborazione con
Marco Di Stefano
direttore di produzione
Franco Spadavecchia
Il topo ha paura del gatto, il gatto del cane, il cane del lupo, il lupo della mamma che veglia il suo bambino, la mamma ha paura dell'uomo nero, l'uomo nero dell'uomo bianco, l'uomo bianco dell'uomo nero. Il fratellino ha paura del buio che sta arrivando, la sorellina che mamma e papà non tornino. Ma giù in fondo c'è una luce, forse è una casa, la luce fa meno paura del buio, ma se nella casa c'è una strega? E se invece di una strega ci fosse una donna che lava via le paure? Sarebbe bellissimo se, come lo sporco, la paura potesse andare via con l'acqua. Esiste una donna che conosce un'erba, erba lavandaia o siderite o stregonia. Lei prende quest'erba la fa bollire e poi ti lava, ma solo nei giorni senza la r, e sempre con un movimento all'ingiù e se c'è la paura l'acqua diventa soda, fa una ragnatela. Due fratelli con il loro fardello di paure incontrano la lavapaure, e in questo incontro le paure prendono corpo in storie antiche e moderne, si materializzano, diventando "cose" e si possono finalmente gettare via.
Esistono ancora oggi, in alcune zone della Toscana, donne che lavano la paura e lo fanno a grandi e piccini. Lo spettacolo prende spunto dall'esistenza di queste "maghe" per mettere in scena storie di paure archetipe, attuali o indotte, perché è importante riconoscerle, valutarle e infine lavarle via.
età consigliata: da 6-10 anni
Tecnica Utilizzata: Teatro d'attore
Cantieri Teatrali Koreja, via Guido Dorso, 70 – tel. 0832-242000 / 240752