Tieffeteatro Stabile Di Innovazione / Fondazione Giorgio Gaber
Maddalena Crippa
E PENSARE CHE C’ERA IL PENSIERO
di
Giorgio Gaber e Sandro Luporini
regia di Emanuela Giordano
"Il secolo che sta morendo, è un secolo piuttosto avaro nel senso della produzione di pensiero. Dovunque c'è, un grande sfoggio di opinioni, piene di svariate affermazioni che ci fanno bene e siam contenti un mare di parole un mare di parole ma parlan più che altro i deficienti". E pensare che c'era il pensiero, 1994.
Dopo le fortunate esperienze di
SBOOM e
A SUD DELL'ALMA,
Maddalena Crippa torna al teatro-canzone e questa volta dalla porta principale, confrontandosi con uno spettacolo culto per molte generazioni:
E PENSARE CHE C'ERA IL PENSIERO, nato dal genio di
Giorgio Gaber e
Sandro Luporini. Un titolo che segna, insieme ad altri grandi titoli gaberiani, un preciso spartiacque sul fare e pensare teatro e che rappresenta forse il punto più alto dell'opera della coppia.
Quello che sembrava fosse un inarrestabile processo rivoluzionario sul piano delle coscienze, prima ancora che su quello storico e politico, comincia a mostrare i suoi limiti, le sue incertezze, i suoi tentativi un po' patetici di nascondere contraddizioni sempre più evidenti. L'appiattimento dell'individuo preconizzato dai vari Adorno e Marcuse, è qui presentissimo. Si comincia ad avvertire un senso di impotenza, di incapacità a contrapporre istanze diverse al modello americano e alla sua trionfale avanzata. Si percepisce il disagio di una sconfitta collettiva che ci ostiniamo ancora a non voler riconoscere come tale.
Giorgio Gaber e Sandro Luporini