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2 giorni di festeggiamenti religiosi e civili
La leggenda narra che in una città della Libia, chiamata Selem, in un grande stagno viveva un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare furono costretti a offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene che, dopo le inutili resistenze del padre, si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago.
In quel momento si trovò a passare di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale promise alla principessa il suo intervento per evitarle la brutale morte. Quando il drago uscì dalle acque, sprizzando fuoco e fumo dalle narici, Giorgio non si spaventò e lo trafisse con la sua lancia, ferendolo e facendolo cadere a terra. Poi fece sì che docile seguisse fino alla città la principessa e al popolo atterrito promise la salvezza e l'uccisione del mostro se tutti si fossero convertiti al Cristianesimo e si fossero fatti battezzare.
Così avvenne e Giorgio potè uccidere il drago.
San Giorgio è da sempre considerato santo patrono degli Scout e delle Guide. Questo per la simbologia a lui legata del bene che sconfigge il male.