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Eventi e speciali

Iancu, un paese vuol dire

saccomanno

Affinità elettive Stagione Teatrale 2012 di Koreja

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Informazioni utili

  • Categoria: Teatro
  • Data: 17/02/2012
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Cantieri Teatrali Koreja-Via Guido Dorso, 70
  • Costo: € 12 Intero; € 8 ridotto (under 30 e over 60); € 20 sostenitore
  • Orario: 20.45
  • Organizzatori: Cantieri Teatrali Koreja
  • Telefono: 0832.242000/240752
  • E-mail: info@teatrokoreja.it
  • Sito web: http://www.teatrokoreja.it

Cantieri Teatrali Koreja
Stabile d'innovazione del Salento

Affinità elettive

Koreja-Teatro Stabile d’Innovazione (Lecce)

IANCU
un paese vuol dire


progetto di Fabrizio Saccomanno
testo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno
regia Salvatore Tramacere
scenografia Lucio Diana
tecnici Mario Daniele e Angelo Piccinni
cura della produzione Laura Scorrano
organizzazione Franco Ungaro

Traduzione in LIS a cura di Serena Perrone

grazie a Giulio Petruzzi e alla comunità di Tuglie (Le)

Questo è il racconto di una giornata.

Una domenica dell'agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese.
Inizia così una tragicomica caccia all'uomo che coinvolge un po' tutti, bambini compresi.
Ma questo non è solo il racconto di una giornata.
E' il racconto di un'infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano.
Ed è soprattutto il racconto di un'epoca.
Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni viene ricostruito il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco di quegli anni nel profondo Sud. Un sud che oggi non c'è più, piazze e comunità che si sono svuotate e si sono imbarbarite, o sono state svendute.
Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande e rivali e giochi pericolosi.
Nessuna cartolina, nessuna nostalgia: è un mondo duro, cupo, eppure comico e grottesco. Un mondo fotografato un attimo prima di scomparire. Un mondo di figure mitiche, contadini, preti, nonni, libellule, giornaletti e una gran voglia di diventare grandi, chissà poi perché.

Posti riservati e servizio di accompagnamento per persone con disabilità.




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