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Eventi e speciali

Sconcerto

iServillo

Stagione Sinfonica di Primavera 2012. Dedicata a Claude Debussy nel 150° della nascita

Appartiene a...

Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Data: 14/04/2012
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Teatro Politeama Greco - Via XXV Luglio, 30
  • Orario: 21.00
  • Organizzatori: Fondazione ICO Lecce - Orchestra Sinfonica Tito Schipa
  • Telefono: 0832 241468
  • Fax: 0832 683510
  • E-mail: info@icolecce.it
  • Sito web: http://http://www.icolecce.it

In coproduzione con il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e con Teatri Uniti

Sconcerto
Teatro di Musica

Musica Giorgio Battistelli
Testo Franco Marcoaldi

Con Toni Servillo
e la partecipazione di Peppe Servillo
Direttore Marco Lena
Regia Toni Servillo
Costumi Ortensia De Francesco
Suono Daghi Rondanini
Luci Pasquale Mari
(Prima esecuzione a Lecce)

Nel ruolo di un direttore d’orchestra, Toni Servillo esegue il suo e il nostro sconcerto attraverso le parole di Franco Marcoaldi e le musiche originali di Giorgio Battistelli, che l’Orchestra della Fondazione Tito Schipa suona diretta da Marco Lena. C’è anche Peppe Servillo insieme agli strumentisti dell’orchestra, che suonano da soli andando ognuno per conto proprio. Ma benché direttore, Servillo - che risulta essere il pretestuoso ventriloquio dei nostri giorni - non dirige alcunché. È preso da ben altri crucci e tormenti, a cominciare dal desiderio spasmodico di provare a mettere ordine nella propria testa, attraversata come un fiume in piena dai più diversi e contrastanti pensieri, da sensazioni, emozioni, malumori e fantasie. Le parole spesso inservibili del passato si succedono e si scontrano tra loro col linguaggio totalmente irrelato del presente. E da questo costante cortocircuito affiorano continui baluginii di commozione, coraggio, tenerezza, umorismo e indignazione, cui fanno immancabilmente seguito frustrazione, spaesamento, stallo e disillusione. La musica investe con la sua montante onda sonora questo doppio movimento della parola. Quasi che soltanto la forma musicale possa ambire ad arrivare là dove non può giungere un’espressione verbale in crescente affanno.


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