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Eventi e speciali

Signorine

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Lo spettatore incantato 2012 - 2013. Danza

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Informazioni utili

  • Categoria: Danza / Balletto
  • Data: 01/02/2013
  • Dove: Nardò
  • Indirizzo: Teatro Comunale - Corso Vitt. Emanuele II, 22
  • Costo: Adulti e bambini € 5.00
  • Orario: 17.30
  • Organizzatori: Terramare
  • Telefono: 0833 571871/ 836240/ 348 6722242
  • Sito web: http://www.terramareteatro.it

Compagnia Virgilio Sieni

Signorine

Ramona Cala e Simona Bertozzi

Al Teatro Comunale di Nardò il primo app.to con la danza è con una delle compagnie più importanti a livello internazionale che porta in scena lo spettacolo Signorine, tratto da un opera di Samuel Beckett. Nella programmazione de Lo spettatore incantato arriva la danza di Virgilio Sieni che dello spettacolo firma la coreografia e la regia. Coreografo e direttore artistico della compagnia, le sue opere, spettacoli e allestimenti sono riconosciuti come una tra le più significative ricerche teatrali maturate in questi ultimi decenni. Virgilio Sieni, danzatore e coreografo fiorentino, è stato da poco nominato nuovo direttore della Biennale Danza di Venezia nel triennio 2013-2015. Un riconoscimento  che vede riconosciuta l'importanza di aver perseguito, in trent'anni di attività un approccio olistico all'espressività scenica e un serio interesse per l'aspetto formativo.
Le Signorine, Ramona e Claire, sembrano misurare il tempo e agiscono con lentezza perché il loro intento è quello di stabilire un codice quotidiano, di spostamenti e sentimenti, che dia un senso al lento trascorrere della vita.
Un mobile di legno, una pentola, una bacinella compongono la scenografia: un ambiente borghese, un salottino comune, rarefatto, lasciato all'essenza. In questo spazio le due bravissime performer si muovono con movimenti ripetuti, ossessivi, quasi disperati. Prigioniere nei loro ruoli, nei loro limiti, nei loro corpi. Esprimono malessere, dolore e stanchezza ma, a tratti, anche vivacità e una innegabile energia. Cercano di stabilire un senso, attraverso la gestualità e la ripetitività, al lento trascorrere della vita in un continuo lasciarsi andare, trasportare, perdersi. Un monologo fisico, un testo muto che racconta la storia di una sopravvivenza. Una musica lieve di sottofondo e qualche parola pronunciata qua e là, poi, solo i corpi a parlare, a dialogare tra loro e con il pubblico, i corpi perfetti, i muscoli tesi.


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