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Incontro con l'Autore
Alessandro Feroldi
presenta il suo libro
"Le spie dell'imperatore"
dialogherà con l'autore
il giornalista
Michele Cristella
Il libro è in buona parte realtà storica del viaggio dell'Imperatore di Germania Federico I Hohenstaufen, nonno di Federico II, da Ratisbona (oggi Regensburg) a Gerusalemme, nella terza crociata. Federico I ha quasi 70 anni, va egregiamente a cavallo, conduce 50.000 soldati attraverso popoli ed etnie diverse, amici pericolosi e nemici infingardi.
"...decisamente bello e mi ha molto colpito, ma è solo un esempio fra i tanti, quell'idea dell'imperatore libero solo quando lo si crede morto, non esistente...", ha scritto lo scrittore germanista Claudio Magris, come è riportato sulla controcopertina del libro. Nella fantasia dell'autore due bellissime giovani donne sfortunate, incontrate in modo avventuroso, sono raccolte dall'Imperatore che le porta con sé; Runa la gitana e Ruth l'ebrea sanno ogni lingua e diventeranno le sue spie più abili, mischiandosi ai mille nemici che attaccano l'immenso esercito del Sacro Romano Impero nel suo cammino attraverso diversi paesi e popoli verso il Santo Sepolcro. Partono per nave sul Danubio dalla capitale imperiale Ratisbona e navigano fino a Vienna, Budapest e Belgrado; lasciano poi il fiume e, per terra, arrivano ai Dardanelli e in Turchia, dove Barbarossa trova la morte in Cilicia, annegando nel fiume Salef il 10 giugno 1190, senza raggiungere Gerusalemme. Runa e Ruth, lo scudiero Sabellicus, il tesoriere-scrivano Sigiboto e Federico, il figlio dell'imperatore, sono i comprimari di Barbarossa in questa avvincente saga, basata sulla storia vera della crociata, con qualche licenza poetica.
Ne risulta anche un confronto realistico e storicamente corretto tra cristianesimo e islam, ben diversi da quelli attuali e pretestuosi dell'Isis da una parte e degli integralisti dall'altra.
L'autore Alessandro Feroldi discende da una famiglia di antiche tradizioni, di origini longobarde poi lombardo-piemontesi. Scrittore e giornalista professionista, attualmente Feroldi collabora con La Gazzetta del Mezzogiorno, con una radio privata per gli italiani all'estero e con alcune fondazioni culturali; ha cultura umanistica, è musicista per passione, sempre curioso (chi scrive deve essere curioso); ha lavorato per le testate giornalistiche Tg1 Rai, Il Sole 24 Ore, Il Globo, Paese Sera, Stereoplay, e anche per Fondazione Agnelli, Ufficio Stampa Fiat, Durium discografica, Ministero degli Esteri, Luiss di Roma, Camera di Commercio di Milano, Regione Lombardia; ha vissuto a Milano, Torino, Roma, Londra, Mogadiscio e Barcellona; ha pubblicato: "Imprimatur" (Electa 1988); "Storia di un principe in esilio: Vittorio Emanuele di Savoia" (Rizzoli 2002); "L'inutile seduttore" (Lampi di stampa 2007).
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