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Eventi e speciali

"Homo Acciaccatus. Poesie per sorridere dei propri malanni" di Salvatore Pungente

Incontro con l'Autore

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 23/03/2016
  • Dove: San Pancrazio Salentino
  • Indirizzo: Centro Polifunzionale (Via Manisco)
  • Orario: 18.00

"Homo Acciaccatus.
Poesie per sorridere dei propri malanni"

di
Salvatore Pungente

Mercoledì 23 marzo 2016 alle ore 18.00, presso il Centro Polifunzionale (Via Manisco) a San Pancrazio Salentino (Br), si terrà la presentazione ufficiale del volume "Homo Acciaccatus. Poesie per sorridere dei propri malanni" di Salvatore Pungente, pubblicato per i tipi di Edizioni Esperidi.

Dopo i saluti del sindaco di San Pancrazio Salvatore Ripa e del Governatore della associazione "Misericordia" Protezione Civile Samanta Carrozzo, interverranno e dialogheranno con l'autore, il giornalista Piero Tafuro e l'editore Claudio Martino.

Letture a cura della Compagnia Teatrale Talenti Nascosti di Torre S. Susanna.

L'evento, realizzato in collaborazione con l'Associazione Misericordia-Protezione Civile, gode del patrocinio del comune di San Pancrazio Salentino.

Il volume e l'autore. Salvatore Pungente (Brindisi 1973), dopo la laurea in Medicina e Chirurgia si specializza in Chirurgia Generale e d'Urgenza, compiendo svariati corsi di perfezionamento. Attualmente è dirigente medico di Pronto Soccorso presso la ASL di Brindisi, dedicandosi all'area critica. La sua delicata professione lo porta di frequente ad approcciarsi all'esperienza del dolore e a riflettere sulla qualità del rapporto medico-paziente, tema su cui tanta Letteratura scientifica ha speso parole e nozioni. Il Dott. Pungente sa che l'ammalato (seppur... malato) ben comprende se il medico che gli è di fronte "partecipa" del suo stato d'animo, oppure si limita a fare il suo lavoro. Così, dalle tante storie accadute in corsia e dalla sua riflessione di medico e uomo, nascono queste poesie, alle quali l'Autore affida un compito: riempire di "vita" quel vuoto che il paziente avverte nel momento del bisogno. E magari strappargli un sorriso.


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