Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Eventi e speciali

L'uomo senza nome

scena

Stagione di Prosa, Musica e Danza 2015 - 2016 al Comunale di Novoli

Appartiene a...

Informazioni utili

  • Categoria: Teatro, Danza
  • Data: 30/04/2016
  • Dove: Novoli
  • Indirizzo: Teatro Comunale - Piazza Regina Margherita
  • Orario: porta 20,30 - sipario 21,00
  • Telefono: 340.3129308 - 340.3769613
  • E-mail: teatrocomunaledinovoli@gmail.com

Comune di Novoli
Fondazione Fòcara
Teatro Pubblico Pugliese
Teatri Abitati
Factory compagnia transadriatica

Stagione di Prosa, Musica e Danza 2015 - 2106


Teatro delle Rane

L'uomo senza nome

Tratto da " Orienti" di Duccio Camerini

 

con

Antonio Dell'Anna, Ilaria Costa, Piergiorgio Martena

Marilù Valentino , Alessandra Perrone, Antonio Ramos

 

Regia Antonio Dell'Anna

 

Roma nel 1940 è una città tra il baratro e il mito passato.

Da un anno siamo in guerra mondiale, e nella capitale accanto a straccioni di etnia non accertabile passeggiano gruppi di soldati vanagloriosi.

Nella grande storia si nascondono le storie personali di sei personaggi, che si raccontano e contemporaneamente vivono ciò che narrano, in un avvicendarsi continuo tra presente e ricordo.

Ciascuno di essi non è se stesso, è qualcun altro, non inventato, ma esistente, a sua volta altro da sé. "Ci sono uomini che vivono al posto di altri uomini", rivela l'Uomo senza nome.

 

Esiste un'idea che difficilmente non ha attraversato la mente di molti nel corso della propria esistenza: ma che ci faccio qui? Chi sono veramente?

Qui niente è come sembra. Camillo è Akmel e insieme sua eccellenza il Conte Filonardi, Jolanda è Isolina, Isolina è Jolanda, Galerio non vuole essere nessuno, Madame Chinoise che è tutti. I nomi condizionano, si spostano da un'anima all'altra e le mutano congiungendosi ad esse. I corpi, a loro volta, sorgono dall'anonimato fisico e si alzano ad intercettare altri nomi. I nomi ci piovono addosso, ci segnano, ma semplicemente non siamo liberi di sceglierli. O meglio, non siamo liberi di sceglierci.

 

Siamo sempre certi che gli altri siano più felici, magari perché più ricchi o più belli. Eppure Jorge Amado ci direbbe che la felicità non ha storia, con una vita felice non si può scrivere un romanzo.

 

Mentre ancora in questi giorni non si attenuano gli sbarchi dei migranti sulle nostre coste, l'indifferenza e l'assuefazione a queste tragedie ci rende la memoria corta.

Abbiamo scordato che in un passato non tanto lontano gli albanesi, i somali, i tunisini, i marocchini, eravamo noi, noi i clandestini che sbarcarono in America, in Argentina, in Brasile dalla metà dell''800 in poi. Una volta raggiunta la terra sognata, la felicità e la speranza di un futuro dignitoso si stempera con la brutta considerazione degli italiani raccolta all'estero: "ladri", "violenti", "un peso". A Bayard Street, nel cuore di Little Italy a New York, in un isolato che contava 132 stanze vivevano 1.324 italiani.

E come oggi in Italia gli immigrati trovano lavoro come contadini, operai, camerieri e badanti, così in passato gli italiani in America svolgevano i lavori più pesanti e degradanti come operai nella costruzione di ferrovie, nelle miniere, arrotini, vu cumprà...

 

Anche in questa storia la miseria, la disperazione, lo spirito d'avventura porta i protagonisti a partire. C'è chi parte perché spinto e incoraggiato dai saggi del villaggio natio, chi perché non ha più niente da perdere, chi vuole partire per una delusione amorosa, chi viaggia perché è di tutti i posti. Le radici e le identità sono importanti. Al termine del viaggio, ciascuno si impadronirà della sua essenza, verso l'alba del proprio destino.

 

"L'alba" è la terza parte della trilogia teatrale "Orienti", epopea generazionale lunga sessant'anni. Questa piéce è nata come oggetto di studio in uno stage, condotto dall'autore e portato al debutto a Roma il 28 ottobre 2003. L'autore è Duccio Camerini, scrittore, regista, attore, sceneggiatore e fondatore della compagnia "La casa dei racconti". L'attenzione della drammaturgia di Camerini è incentrata sulla parola, e sull'immagine che la parola dell'attore evoca, visualizzata dallo spettatore/uditore nel suo divenire.

 

biglietti

Platea e Palchi centrali: intero 10 euro, ridotto 7 euro (under 25 e over 65, gruppi di minimo 10 persone con prenotazione obbligatoria) Palchi Laterali e Loggione: 7 euro

 

INFO

Teatro Comunale di Novoli (Le)

Piazza Regina Margherita

Tel: 340.3129308 - 340.3769613 - 327 7372824

www.teatrocomunaledinovoli.com


Galleria immagini

Link utili

ClioCom © copyright 2024 - Clio S.r.l. Lecce - Tutti i diritti riservati