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Eventi e speciali

Prezzario della rinomata casa del piacere

prezzario

Assunta Finiguerra

Informazioni utili

  • Categoria: Pubblicazioni
  • Data: 17/12/2010
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Salento Showroom - via Regina Isabella 22, (angolo chiesa di Sant'Irene)
  • Costo: accesso libero
  • Orario: 18:30
  • Organizzatori: Kurumuny
  • E-mail: info@kurumuny.it
  • Sito web: http://www.kurumuny.it
"Ci sono donne di messa cantata,

quelle che fanno i primi venerdì del mese

e ci sono anche quelle sfacciate

che pregano santo Antonio per il fuoco.



Ci sono donne baldracche e belle

che vendono il culetto a peso d’oro

ci sono quelle che per amor lo danno

però il destino le condanna a morte.



Ci sono donne senza spina dorsale

e quelle con le palle quadrate sotto

le prime sono i fazzoletti dei piagnoni

quando le seconde gli scavano la fossa".

Assunta Finiguerra




Intervengono:

Antonio Errico - scrittore e giornalista;

Davide Barletti - regista;

Stefano Donno e Anna Chiriatti - curatori del volume.






Dall'introduzione

Ogni immagine appare come uno scatto di moderne versioni della meravigliosa e
carnale Afrodite di Milo perché queste donne sono belle nel senso classico:
immagini di donne di un'eleganza apollinea appunto, sebbene il mondo di cui fanno
parte poi sia quello del dionisiaco. I loro corpi sono un sensuale trionfo della
carne: belli, torniti, lisci, morbidi, immagini di una femminilità dirompente, di
una voluttà disarmante e allo stesso tempo c’è nello sguardo un non so che di
tenerezza che le rende assolutamente reali e alla portata di tutti.

In un prodotto editoriale come questo però c’è molto di più: il rapporto tra
pelle e scrittura rimane fondamentale, soprattutto perché viene a configurarsi come
una struttura completa di narrazioni tessute di parole di illustri rappresentanti
della letteratura contemporanea mondiale selezionate per il loro alto potenziale
erotico, e di foto che testimoniano una forte fascinazione per la gestione del corpo
nella relazione di sé con l’altro in un ambito piuttosto delicato come quello
dell’esporsi pubblicamente, o meglio del darsi in pasto. E anche se chiaramente si
possono intravedere già i prodromi del sistema ipermediatico e pervasivo della
pubblicità odierna ad alta definizione, si può con una certa tranquillità
affermare che fondamentalmente possiamo godere attraverso queste pagine di un pasto
pantagruelico di pelle, sudore e desiderio che sazia in maniera inverosimile
qualsivoglia appetito. Se qualcuno malauguratamente stesse cercando un catalogo di
amplessi, interazioni sessuali di pura plastica e di respiro meccanico come solo
l’hardcore può dare, non solo si sbaglia di grosso, ma sicuramente non può
godere dell’eleganza di tutto il materiale che viene proposto. Già perché in
ogni pagina comunque si parla di estratti di normalità; ovvero di porzioni
plausibili di visioni appartenenti al gioco dell’Eros fatto di puro disordine e
pura pulsione. La grazia di alcune inquadrature proposte in questa sede è la
stessa, amara e forte, che scappa in ritratti nati per rivendicare il diritto alla
dimensione intimistica. Ed è appunto su questo livello, in mezzo a questo terreno
fremente che il libro si muove rivelando come alla fine è il percorso più intimo
quello che riesce meglio a dimostrare le cose più belle, che riesce a portare alla
luce della notte e al buio dell’illuminazione il fiato d’una parola dermicamente
indispensabile al nostro essere.








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