Briganti di Terra d’Otranto
Mario Incudine e il Gruppo Terra
Bandadriatica
BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO
Nato nell’estate 2001, con all’attivo tre album e numerosi concerti, il gruppo fa parte delle interessanti realtà della riproposta popolare del Salento. Spinti dalla voglia di fondere e sintetizzare le varie esperienze in campo artistico e musicale, i Briganti eseguono i brani classici della tradizione salentina riadattandoli e reinterpretandoli, con particolare cura della sonorità e della modulazione delle voci.
MARIO INCUDINE E IL GRUPPO TERRA
Cantore e compositore di brani in dialetto siciliano fin dalla tenera età, il non ancora trentenne Mario Incudine è considerato dalla critica l’interprete di “un modo nuovo di cantare la Sicilia”, un artista a metà tra cantautore e cantastorie. Impegnato in diversi progetti per la divulgazione delle tradizioni sicule, Mario e il gruppo Terra (la formazione che da sempre lo accompagna) si sono esibiti in lungo e largo per le piazze e i teatri in Italia, in Cina, in Africa (Marocco, Tunisia, Algeria e Capoverde), in Messico e negli Stati Uniti. Nel 2009 hanno vinto il Festival della nuova canzone siciliana con il brano Salina, arrangiato a quattro mani con Antonio Vasta. Attualmente, Mario Incudine cura la direzione dell’orchestra multietnica SeteSóisSete Luas, dell’Orchestra EtnoMediterranea e dell’Orchestra popolare siciliana.
BANDADRIATICA
L’ensemble, guidato dal’eclettico organettista Claudio Prima, è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico. Il repertorio è la sintesi di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione sul rapporto fra le musiche del Sud Italia, dell’Albania, della Grecia e di tutto il versante nord-est adriatico, reinterpretato con lo spirito di una banda moderna, in bilico fra le lente marce delle processioni a mare e le rumbe e i cocek delle feste di crociera. “Maremoto”, ultimo progetto della BandAdriatica, è la sintesi di un viaggio nel quale i partecipanti hanno condiviso il senso del movimento geografico e culturale. Un viaggio che ha fatto tappa a Dubrovnik, a Durazzo e a Tirana per giungere finalmente a Otranto e che nei concerti nei porti dell'Adriatico ha trovato le tappe di questo nuovo percorso di ricerca musicale e culturale.