Luciana Distante
soprano
Francesca Valente
soprano
Serena Scarinzi
mezzosoprano
Valerio De Giorgi
pianoforte
LUCIANA DISTANTE, soprano italo-brasiliano, intraprende la carriera artistica all’età di soli 16 anni, superando la selezione a numero chiuso per l’ammissione alla prestigiosa Accademia Filarmonica di Bologna dove ha frequentato il “Corso di Alto Perfezionamento in Canto Lirico”, con il maestro Sergio Bertocchi e la pianista Paola Molinari, nomi di spicco nel panorama lirico internazionale. Oltre alle notevoli qualità vocali, è dotata di ottima espressività e sensibilità musicale che le permettono di affrontare un vasto e vario repertorio e la rendono protagonista assoluta e indiscussa dell’attenzione del pubblico in ogni suo spettacolo. È vincitrice di numerosi concorsi lirici di rilevanza nazionale. Riscuote grande successo di pubblico e di critica esibendosi in tutta Italia e partecipando a innumerevoli Festival lirici e concerti. Nel 2008 ha conseguito il Diploma d’Onore per aver frequentato la Master Class in Canto Lirico presso l’Accademia Musicale Internazionale di Assisi. Si è spesso esibita in concerti a Lecce, Bari, Assisi, Milano, Bologna, cantando in forma semiscenica “Le nozze di Figaro” di Mozart, “Suor Angelica” di Puccini, “Anna Bolena” di Donizetti e “Petite Messe Solennelle” di Rossini, anche in collaborazione con i cantanti del New National Theatre of Tokyo Young Artist Training Programme. Tra gli importanti traguardi raggiunti l’esibizione a New York (USA), per il maestro di fama internazionale Fred Carama della prestigiosa Music Academy of the West in California, con il grande mezzosoprano Marylin Horne. Attualmente segue i corsi del celebre soprano Mirella Freni.
FRANCESCA VALENTE, soprano lirico leggero di coloratura, inizia lo studio del canto lirico all’età di diciassette anni sotto la guida del M° Lorenzo Melissano e consegue il diploma in canto lirico nel 2007 presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, con votazione 9/10. Nel 2011 consegue, presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, la laurea in “Discipline Musicali”, con lode e Menzione d’Onore. Vanta un’esperienza lirico concertistica di tutto rispetto, soprattutto come soprano solista, spaziando dal repertorio operistico a quello operettistico e sacro. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali e internazionali classificandosi tra i primi posti: Concorso Europeo di Musica “Clara Wieck” Altamura (BA) 1° premio (2002); Concorso di Canto Lirico Internazionale “Rosa Ponselle” Matera 3° premio (2004); Concorso Musicale Nazionale “Città del Barocco” Lecce 2° premio (2004); Concorso Lirico Internazionale “R. Leoncavallo” Potenza Merito miglior voce giovanile (2004); Concorso Nazionale Europeo “Don Matteo Colucci” Torre Canne (BR) 1° premio (2005); Concorso Internazionale Musicale “Vincenzo Scaramuzza” Crotone 3° premio (2005); Concorso Internazionale di Canto Lirico “Rinaldo Pelizzoni” Parma 3° premio (2009). Ha preso parte come soprano solista all’incisione discografica “Un Palco all’Opera”, edizione NCR (New Classic Record). Ha debuttato come protagonista nell’Opera Lirica “La Serva Padrona” di Pergolesi a Tuglie nell’ambito della Stagione artistica 2010.
SERENA SCARINZI, mezzosoprano, si è laureata con il massimo dei voti in Musica Antica – Canto Barocco presso il Conservatorio di Musica “Tito Schipa” di Lecce. È diplomanda in Pianoforte e dal 2005 fa parte del Coro Gregoriano “Cum jubilo” diretto da Patrizia Durante. Nel 1998 vince il 1° Premio Assoluto (sezione Pianoforte) al Concorso Musicale Nazionale “Giovanni Paisiello – Giovani Talenti” di Taurisano. Ha seguito in stage le lezioni del maestro di canto, famoso sopranista, Michael Aspinall. Attualmente si perfeziona in canto lirico presso l’Associazione “Belcanto” di Trepuzzi sotto la guida del M° Mario Cananà. Nel 2005 si è classificata seconda nella Prima Edizione del Premio Voci Liriche “Terra di Leuca” di Morciano di Leuca. Nel 2006 ha partecipato alla messa in scena in Otranto, Gallipoli e Tirana dell’opera lirica “Scanderberg”, diretta dal M° Jerome Correas, promossa da Conservatorio di Lecce, Università di Tolosa, Conservatorio di Versailles e Accademia delle Arti di Tirana. Ha frequentato un corso di alta formazione specialistica post-lauream su “Autori e fonti pugliesi della Musica Sacra (secc. XIV-XVIII)”, patrocinato da Università del Salento, Associazione Internazionale Canto Gregoriano (sezione italiana) del Centre Musique Baroque Versailles e Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Lecce. Nell’agosto 2010 ha debuttato nell’opera lirica “Norma”, nel ruolo di Adalgisa, per l’evento “Il Belcanto nel Salento” – Le Perle del Melodramma. In collaborazione con l’Associazione “Vito Raeli” e la Pro Loco di Tricase cura la preparazione del coro di voci bianche “Angeli in Coro”. Frequenta il Master biennale in “Musicarterapia nella globalità dei linguaggi” (metodo Stefania Guerra Lisi), promosso dall’Università di Roma “Tor Vergata”. Il suo repertorio spazia dalla musica barocca a quella operistica.
VALERIO DE GIORGI, pianista, si è diplomato in Pianoforte col massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce sotto la guida di Vittoria De Donno. Si è perfezionato in esecuzione pianistica col M° Aldo Ciccolini presso le Accademie di Biella e Roma e diplomato brillantemente in Composizione col M° Massimo Gianfreda. Si è poi diplomato in Direzione di coro col massimo dei voti e la lode e brillantemente in Orchestrazione per banda e Direzione d’orchestra presso il Conservatorio di Monopoli. Ha seguito i corsi di avviamento e perfezionamento in Direzione d’Orchestra sotto la guida del M° Fabrizio Dorsi presso la Scuola Superiore di Musica di Milano. È stato maestro di palcoscenico nell’allestimento (nel 1999) dell’opera di Fioravanti “Le Cantatrici Villane” al Paisiello di Lecce, nell’allestimento dell’opera “I Due Foscari” di Verdi per la XXX Stagione Lirica di tradizione presso il Politeama di Lecce, e da allora collabora abitualmente nelle stagioni liriche organizzate dalla Provincia di Lecce. È titolare della cattedra di Accompagnatore al Pianoforte del Conservatorio di Lecce. Nel maggio 2004, a Monopoli, ha diretto l’opera “il Maestro di Cappella” di Cimarosa con il baritono Giovanni Guarino. Si è distinto in campo compositivo con l’esecuzione e la registrazione su CD di brani propri e di altri compositori su testi del celebre latinista Joseph Tusiani, musiche peraltro eseguite dal vivo nell’aprile del 2001 a San Michele Garganico e presso l’Accademia Belgica a Roma. Una sua composizione per grande orchestra sinfonica, dal titolo “Aforisma”, è stata eseguita con successo nel 2002 al Politeama Greco di Lecce dall’ICO “T. Schipa”. Nel 2004 una commissione presieduta dal M° Gianluigi Gelmetti ha decretato unanimemente l’inno “Tis imesta artena imi”, su testo di Paola Buccarella, musicato e strumentato per grande orchestra sinfonica da Valerio De Giorgi, l’inno della Grecìa Salentina. È stato invitato dall’associazione dell’Istituto di Musica di Montepulciano a comporre un brano vocale e strumentale su versi del celebre poeta Angelo Poliziano, eseguito in prima assoluta nel febbraio del 2006. Dirige vari ensemble strumentali e corali ed è docente di pratica dell’accompagnamento e della collaborazione al pianoforte nel biennio accademico di II livello del Conservatorio di Lecce.
VITO OSVALDO ANGELILLO, regista-attore gioiese, è presidente dell’Associazione culturale e teatrale “DiversaMente” e direttore responsabile del Centro Studi UILT (Unione Italiana, Libero Teatro) della Regione Puglia. Di recente ha vinto il premio quale “miglior regista” alle selezioni territoriali di Puglia per il Festival Internazionale di Regia Teatrale – Premio “G. Corradini” e Premio “F. Piccoli” Trento (12 sedi territoriali nazionali e 6 sedi territoriali estere: Germania, Francia e Spagna), giunto alla XIII edizione e istituito per scoprire nuovi talenti registici in campo teatrale. Nell’Associazione “DiversaMente” spiccano per bravura, duttilità, ecletticità artistica e freschezza interpretativa le attrici GIOVANNA CARELLI, FIORELLA CARDILLI, LYUBA CANTRONE, SOFIA ANTONICELLI.
L’atto unico “GARIBALDI”, del drammaturgo aquilano MARIO FRATTI è stato recitato dallo stesso autore il 17 marzo scorso a New York nelle celebrazioni ufficiali del 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA. Per tutto l’anno 2011, per l’occasione dell’anniversario nazionale, Fratti ha voluto porre questo suo testo (concepito nel 2007 e messo in scena spessissimo) nella libera disponibilità e senza pagamento di diritti di chiunque intendesse rappresentarlo in Italia e all’estero. Così ne sintetizza i contenuti tematici lo stesso autore, le cui opere, di casa nei teatri di Broadway, sono state radiotrasmesse, teletrasmesse e rappresentate in 20 lingue e in seicentocinquanta teatri di tutto il mondo: “C’è una donna che mi viene a trovare, io ci vado naturalmente a letto e alla fine facciamo commenti sulla notte passata e poi sulla vita in generale. Questo Garibaldi sotto che luce viene visto e raccontato? È un bel eroe, adora l’Italia, odia la Chiesa perché contraria all’Unità d’Italia; ha avuto tante donne perché essendo un simbolo, una specie di padreterno, le donne lo desiderano e si offrono a lui”. A Fratti sono stati tributati oltre quaranta premi teatrali, tra l’Italia e l’America, ed altri riconoscimenti in vari Paesi del mondo che riempiono la sua splendida casa museo al quindicesimo piano, sulla 55a Strada tra la Sesta e Settima Avenue di New York.
GAETANO DONIZETTI fu un insospettabile mazziniano. Benché il musicista bergamasco dichiarasse di non volersi interessare a vicende estranee al proprio impegno teatrale (nel febbraio del 1831 scrisse al padre: «Io sono un uomo che di poche cose s’inquieta, anzi di una sola, cioè se l’opera mia va male. Del resto non mi curo»), nelle sue opere suonarono invettive contro la tirannide assolutista. Donizetti ebbe frequenti contatti con gli ambienti liberali, fu amico di mazziniani ferventi d’ardore politico, quali i fratelli Ruffini (Giovanni fu librettista del suo Don Pasquale), collaborò con loro e mise il proprio indirizzo a disposizione dei carbonari per aggirare i problemi della censura e far giungere a destinazione lettere assai compromettenti. Donizetti fu autore assai prolifico, scrisse oltre sessanta opere per il teatro, sia nel genere buffo che in quello serio. Le opere di Donizetti oggi normalmente rappresentate nei teatri di tutto il mondo sono L’elisir d’amore, Lucia di Lammermoor e Don Pasquale. Con frequenza inferiore, sono allestite La Fille du régiment, La Favorite, Maria Stuarda, Anna Bolena, Lucrezia Borgia e Roberto Devereux