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Eventi e speciali

35° Festival della Valle d'Itria: Orfeo ed Euridice

Dramma per musica in tre atti

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Informazioni utili

versione del Teatro San Carlo di Napoli, 1774
libretto di Ranieri de' Calzabigi
musica di Christoph Willibald Gluck e Johann Christian Bach
revisione critica di Ivano Caiazza
prima rappresentazione in tempi moderni

Nel 1975, diede il via all’avventura del Festival martinese: l’Orfeo ed Euridice di Gluck è riproposto però in una versione assolutamente inedita e quasi insospettabile, quella presentata al Teatro San Carlo di Napoli il 4 novembre del 1774, sulla scorta dell’onda lunga del successo europeo dell’opera dopo la prima viennese di ben 14 anni prima. L’Orfeo ed Euridice, manifesto della riforma promossa da Gluck e Calzabigi del melodramma serio in Europa, approdato in Italia, anche se le idee di riforma erano nell’aria, fu spesso ricondotto al gusto dominante del pubblico. Le prime sei rappresentazioni furono eseguite a Palazzo, nel gennaio 1774, rispettando la versione originaria viennese. Orfeo e Euridice fu poi ripresa al San Carlo, nel novembre dello stesso anno, con aggiunte, modificazioni e abbellimenti per mano di Johann Christian Bach. L’opera era breve, atipica, e presumibilmente non avrebbe mai potuto, richiama nella sua forma originale, riempire una serata normale del San Carlo. Sarà interessante vedere come essa fu trasformata in un’opera di grandi dimensioni, del tipo di quelle comunemente viste dal pubblico in quel teatro. Il libretto fu allungato per consentire la presenza di sette cantanti (in otto ruoli) e l’allestimento di sette mutazioni sceniche. Molte scene furono aggiunte rispetto all’opera originale. La versione del San Carlo contempla più cori e danze, mentre i nuovi brani solistici sono scritti in uno stile più virtuosistico e brillante. L’opera conserva caratteristiche ampiamente innovative che certo fecero un grande effetto sul pubblico napoletano, grazie anche agli interpreti fra cui Ferdinando Tenducci e Antonia Bernasconi. Replica il 18 luglio. Si tratta della prima rappresentazione moderna di questa versione “napoletana” del capolavoro gluckiano.

Direttore d’orchestra: Aldo Salvagno
Regia e costumi: Antonio Cafiero
Scene: Eric Soyer
Coreografie: Marta Bevilacqua

Amore: Angelo Bonazzoli
Orfeo: Razek François Bitar
Euridice: Daniela Diomede
Plutone: Vincenzo Maria Sarinelli
Proserpina: Mizuki Date
Eagro: Ernesto Petti
Euristo / Erinni: Natalizia Carone

Orchestra Internazionale d’Italia
Coro Slovacco di Bratislava


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