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Massimo Bray presenta il suo libro
Alla voce Cultura
Con Sergio Blasi, Carolina Bubbico e Sandrina Schito
Il libro. Massimo Bray racconta perché la cultura dovrebbe diventare centrale per la vita politica e sociale in un’epoca di grandi trasformazioni: per alimentare la conoscenza come presupposto per la condivisione di valori e la nascita di nuove comunità di cittadini consapevoli; per tutelare il patrimonio italiano, memoria della nostra storia e chiave del nostro futuro; per promuovere nuovi modelli di partecipazione e democrazia e valorizzare la cooperazione internazionale come strumento di dialogo e di pace. La riflessione su questi temi passa anche attraverso le esperienze da Ministro: le missioni in Iran, Cile, Giordania e Palestina, nel quadro di una diplomazia culturale tesa a rinsaldare i rapporti tra i popoli in un incontro tra civiltà, potenzialmente capace di creare nuovi quadri geopolitici; i viaggi in Italia (Pompei, Sibari, la Reggia di Caserta e quella di Carditello, i Bronzi di Riace, Taranto, la Notte della Taranta...); l’ascolto delle esigenze e delle istanze di cambiamento, sul piano politico e su quello tecnologico; la convinzione che attraverso la cultura si possa creare comunità e che esista un filo rosso che lega le miriadi di singoli e associazioni attive nella promozione culturale. Apre e chiude il libro, a far da cornice ai dieci mesi da Ministro, l'esperienza come Presidente del Salone del libro di Torino. E, sempre al centro, quella dell’uomo
L'autore. Massimo Bray è nato nel 1959 a Lecce, ha studiato Lettere e Filosofia a Firenze. Nel 1991 è entrato nell’Istituto della Enciclopedia Italiana come redattore, dal 2015 ne è Direttore generale. Eletto alla Camera dei Deputati con il Partito Democratico nel 2013, dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 è stato Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del governo Letta. Il 24 febbraio 2015 si è dimesso da parlamentare. La sua attività al Governo è stata contraddistinta dall’approvazione di Valore Cultura, legge quadro sul riconoscimento, salvataggio e tutela del patrimonio culturale italiano. Nelle edizioni 2017 e 2018 è stato Presidente del Salone del libro di Torino.