mostratasi subito ben lieta di dare il suo contributo alla manifestazione, ci regalerà la lettura di due note favole di Perrault.
, musicisti di fama internazionale, per la prima volta insieme, ci regaleranno dei momenti indimenticabili con le musiche per violino e pianoforte di Beethoven e di Frank.
I biglietti si potranno acquistare in prevendita presso il negozio GIFT in via 140° Reggimento Fanteria a Lecce.
Catherine Spaak proviene da una famiglia belga, che annovera fra i suoi membri anche artisti e uomini politici: Dopo aver recitato una piccola parte a soli 14 anni nel film Il buco di Jacques Becker, debutta in Italia nel 1960 con I dolci inganni di Alberto Lattuada che condizionerà i suoi ruoli successivi, nello stereotipo di adolescente spregiudicata: Lo stesso personaggio, con opportune variazioni, si ritrova in molte pellicole che interpreta nella prima metà degli anni sessanta, come Diciottenni al sole, Il sorpasso, La noia, La calda vita, La parmigiana, La bugiarda e La voglia matta, sul cui set conosce Fabrizio Capucci, che sposerà nel 1963 e dalla cui unione, di breve durata, nasce Sabrina, divenuta attrice di teatro.Nel contempo, la Dischi Ricordi le offre un contratto discografico e vengono pubblicati i suoi primi 45 giri, tra cui Mi fai paura (1964) (Alberto Testa - Iller Pattacini); alcuni (Quelli della mia età, cover di Tous les garçons et les filles di Françoise Hardy e L'esercito del surf) diventano successi da Hit parade, grazie anche alla promozione nei varietà televisivi del sabato sera del quale è spesso ospite.
Nel 1964 le viene assegnata la Targa d'Oro ai David di Donatello e continua a lavorare in Italia con i più celebri autori e registi, diventando una presenza ricorrente nella commedia all'italiana (L'armata Brancaleone, Adulterio all'italiana, La matriarca, Certo, certissimo... anzi probabile). Nel 1968 per la regia di Antonello Falqui interpreta La vedova allegra, musical televisivo tratto dall'omonima operetta: suo partner maschile è Johnny Dorelli, e tra i due nasce un legame sentimentale che durerà molti anni e dal quale nasce il figlio, Gabriele Guidi, oggi produttore con la società Mind & Art. Dal 1970 ha cominciato a scrivere per alcune testate giornalistiche, collaborando con il Corriere della sera, Amica, Marie Claire, Il Mattino, TV Sorrisi e Canzoni, mentre ha man mano diradato l'attività cinematografica. Nella stagione 1978-1979 recita nella parte di Rossana nella commedia musicale Cyrano (di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno), per la regia di Daniele D'Anza; nella stagione successiva è sostituita da Alida Chelli. Autrice e conduttrice di talk-show di successo, il più famoso dei quali resta Harem (più di 15 edizioni per Rai 3), viene ancora oggi apprezzata dal pubblico per la sua eleganza e raffinatezza. È vegetariana. Insieme a Brigitte Bardot, ha partecipato all'appello, rivolto a José Barroso, per una Giornata Vegetariana Europea.
La multiforme carriera di compositore, direttore e pianista ha portato Francesco Libetta a tenere concerti nelle sale di tutto il mondo: Roma (Villa Medici, Villa Borghese, Palazzo del Quirinale), Milano (Sala Verdi, Teatro alla Scala, Teatro Manzoni, etc.), Napoli (Auditorium della RAI, Teatro Augusteo, Metropolitan, etc), alla RTSI di Lugano, al Lincoln Center di Miami in Florida, a Tokyo; e ancora a Catania, Spoleto, Brescia, Livorno, Rimini, Venezia (per la Biennale di Musica) Firenze, a New York (Carnegie Hall, Steinway Hall), Londra, Osaka, Stoccolma, Oslo, Parigi, Hong Kong, in Spagna, Vietnam, Etiopia, Romania, Germania, Polonia, etc. sempre ricevendo recensioni entusiastiche dei critici più esigenti del mondo, quali John Ardoin (il quale dichiarò che, della nuova generazione di pianisti, Francesco Libetta è “il più ispirato e creativo”), Paolo Isotta (che ha scritto sul Corriere della Sera di “un virtuosismo così miracoloso e un così delicato senso dell'eloquio melodico, da indurci alla domanda: quale altro artista della sua generazione, non solo in Italia, può essergli accostato?", Matthew Gurewitsch (“aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale” - New York Times), etc.
Harold Schönberg, scrisse che: “maestro di ogni periodo o stile, Libetta è il migliore rappresentante del gusto moderno (..) che considera il virtuosismo non come funambolismo, ma come un mezzo, dove il significato musicale è più importante di un tecnica che lascia allibiti”.
Francesco Maria Colombo gli riconobbe, sulle pagine del Corriere della Sera, "eleganza e charme [...] uno smalto, uno spolvero di signorilità e di frivolezza, che credevamo perduto negli archivi dell'interpretazione pianistica".
Francesco Libetta ha studiato in Italia con Vittoria De Donno, Igino Ettorre e Gino Marinuzzi, in Francia con Jacques Castérède. A Parigi ha seguito i corsi di Pierre Boulez, Tristan Murail e Pierre-Laurent Aimard presso l'IRCAM. A Mosca ha seguito lezioni di direzione d'orchestra con Gennadi Roshdestvenskij.
Ha fondato ed è direttore Artistico del Piano Festival di Miami in Lecce. E' direttore artistico, dall'epoca della sua fondazione, delle manifestazioni annuali in Val di Rabbi, in memoria di Arturo BenedettiMichelangeli.
Ha debuttato con l'orchestra nell'Auditorium di Napoli con l'Orchestra "Scarlatti" della RAI con il Concerto K. 595 di Mozart e il Concerto n. 2 di Chopin, trasmesso in diretta radiofonica. Con la medesima orchestra ha debuttato anni dopo come direttore (musiche di Haydn e Wagner).
Nel suo Saggio sulla storia dell'Interpretazione delle Sonate di Beethoven pubblicato dalle Edizioni del Teatro alla Scala, Piero Rattalino cita Francesco Libetta come il terzo italiano, dopo Rendano e Ciani, ad aver eseguito l'intero ciclo delle 32 Sonate in pubblico.
Ha avuto modo di collaborare con numerosi esponenti del mondo musicale e del mondo dello spettacolo: ballerini (Carla Fracci; Alessandro Molin; Sophie Sarrote), coreografi (Fredy Franzutti), strumentisti (il Trio d'Archi della Scala con Pagliani, Rossi e Dindo; Giovanni Angeleri), compositori (Francesco d'Avalos; Claudio Ambrosini); oltre naturalmente a numerosi amici pianisti: Pietro De Maria, Roberto Prosseda, Ilya Itin, Emanuele Arciuli,, Francesco Caramiello, etc.); e inoltre Anna Caterina Antonacci, Simona Marchini, Michele Mirabella, Maurisa Laurito, Franco Battiato (che, dopo aver invitato Libetta a recitare nel suo secondo film, Musikanten, presentato alla Mostra di Venezia, è stato il regista di un dvd live di imminente pubblicazione), DenisKriev, etc.
Il suo DVD realizzato a La Roque d'Anthéron da Bruno Monsaingeon è stato premiato con il Diapason d’Or, e lo CHOC - Le Monde de la Musique. I suoi compact disc e DVD sono pubblicati dalla V.A.I. (Stati Uniti d'America). Ha fondato e dirige la casa discografica Nireo (www.nireo.it ).
Massimo Quarta ha iniziato lo studio del violino a undici anni presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce, proseguendo poi i suoi studi con Beatrice Antonioni al Conservatorio S. Cecilia di Roma. Successivamente si è perfezionato con Salvatore Accardo, Ruggero Ricci, Pavel Vernikov e Abram Shtern. Vincitore di numerosi concorsi - I° Premio "Città di Vittorio Veneto" 1986, I° Premio "Opera Prima Philips" 1989 - nel 1991 ha vinto il I° Premio al prestigioso Concorso Internazionale di Violino "N. Paganini" di Genova, primo italiano ad ottenere questo ambito riconoscimento dopo la vittoria di Salvatore Accardo, avvenuta nel 1958.Lo straordinario successo ottenuto da questo importante riconoscimento lo ha portato ad esibirsi per le più prestigiose istituzioni concertistiche suonando a Berlino (Philharmonie), Parigi (Salle Pleyel, Théâtre du Châtelet), Monaco di Baviera (Philharmonie am Gasteig), Francoforte (Alte Oper), Duesseldorf (Tonhalle), Tokyo (Metropolitan Art Space, Bunka Kaikan), Warsaw (Warsaw Philharmonic), Moscow (Great Hall of the Conservatory), Milano (Teatro alla Scala), Roma (Accademia di Santa Cecilia), Torino ( Auditorium del Lingotto) con direttori come Yuri Temirkanov, Myun Wun Chung, Christian Thielemann, Daniele Gatti, Aldo Ceccato, Daniel Harding, Vladimir Yurowsky, Vladimir Spivakov, Isaac Karabtvchevsky, Daniel Oren. Presto considerato come uno dei piú importanti violinisti della sua generazione, è stato ospite di alcuni tra i maggiori festivals come Stresa, Napoli, Città di Castello, Kuhmo, Bodensee, Kfar Blum, Berliner Festwochen, Sarasota, Ravenna, Lione, Potsdam, Spoleto, Ljubjana ed il Lockenhaus "Kammermusikfest" di Gidon Kremer. Negli ultimi anni ha gradualmente affiancato alla sua intensa attività di solista quella di direttore d'orchestra, collaborando con orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Malaga, i Berliner Symphoniker, la Netherland Symphony Orchestra, l’Orchestra della Svizzera Italiana OSI, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Fondazione "A. Toscanini", l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra da Camera dell’Accademia di S. Cecilia, presso importanti istituzioni musicali quali Unione Musicale di Torino, Serate Musicali di Milano, Associazione Scarlatti di Napoli, Philharmonie am Gasteig di Monaco di Baviera, Konzerthaus di Berlino e Rudolphinum di Praga. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di solista e direttore principale dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese e dal 2006 al 2008 è stato direttore artistico musicale dell’Orchestra della Fondazione I.C.O. “Tito Schipa” di Lecce. Nel febbraio 2007 ha debuttato come solista e direttore con la Philharmonia Wien al Musikverein di Vienna e nell’ottobre 2008 al Concertgebouw di Amsterdam dirigendo la Netherland Symphony. Ha registrato come direttore con la Royal Philharmonic Orchestra i concerti di Mozart per due e tre pianoforti. A Massimo Quarta sono stati conferiti il Premio Internazionale "Foyer Des Artistes" ed il "Premio Internazionale Gino TaniperleArtidelloSpettacolo".
Ha inciso per la Philips, per la Delos le "Quattro Stagioni" di A. Vivaldi con l'Orchestra da Camera di Mosca, i 24 Capricci di Paganini per la casa inglese Chandos, per la Dynamic un CD con musiche di N. Paganini, e, sempre di Paganini, l’integrale dei 6 Concerti per violino ed orchestra in versione autografa come violinista e direttore, integrale considerato “vera e propria pietra miliare per tutti gli appassionati del violino” (Il Giornale della Musica). Sempre per la Dynamic, nella veste di solista e direttore con l'Orchestra "Haydn" di Bolzano, sono stati pubblicati i Concerti n° 4 e 5 di H. Vieuxtemps. L’aspetto rivoluzionario dato alla rilettura del repertorio paganiniano, ha conquistato il pubblico ed ha ottenuto ampi consensi dalla stampa internazionale ( Premio CHOC di “Le Monde de la Musique”), assegnandogli un posto d’onore tra i più insigni violinisti (The Strad) e definendolo “ la personificazione dell’eleganza “ (American Record Guide). E' docente di violino al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano (Musikhochschule), Massimo Quarta suona il violino Antonio Stradivari "Conte De Fontana – ex D. Oistrakh” del 1702, gentilmente affidatogli dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
L’Associazione “Un sorriso per Francesco” ha lo scopo di recare sollievo in casi di difficoltà, di dolore, di miseria, in una parola, di portare il sorriso dove non c’è più. Partendo dalla Tanzania, una delle zone più povere dell’Africa, ha aiutato l’Orfanotrofio la “Casa dei bambini” di Kigoma. Quest’anno, invece, concentrerà le risorse sul territorio salentino devolvendo gli incassi del concerto al reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce.
Ciò grazie anche alla collaborazione dell’Associazione “L’Abbraccio” di Lecce che è nata nel 2007 con lo scopo di salvaguardare la vita e la salute dei neonati pretermine e fornire assistenza e sostegno ai loro genitori e familiari, nonché incoraggiare lo studio e la ricerca scientifica su tutte le tematiche inerenti alle patologie neonatali. Dal mese di aprile 2010 ha avviato presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce un Centro di Ascolto per il sostegno genitoriale.
Il “Miami International Piano Festival in Lecce”, organizzato dall’Associazione Nireo in collaborazione con la Fondazione americana “Patrons of Exceptional Artists”, rappresenta per il pubblico leccese un’opportunità unica di ascoltare le nuove leve del concertismo internazionale, di incontrare note personalità della critica e del mondo culturale statunitense ed europeo, e per tutti gli appassionati costituisce un’occasione stimolante per confrontarsi con realtà artistiche di altissimo livello.
Il “Festival del XVIII Secolo”, particolarmente attento alla caratterizzazione del territorio, ha lo scopo di valorizzarne le risorse artistico-architettoniche vivificandole attraverso la diffusione di un patrimonio musicale tra i più preziosi ma di raro ascolto. Si avvale infatti della collaborazione di vari Enti e associazioni, tra cui: i Comuni di Lecce, di Brindisi, di Treviso, il FAI-delegazione di Lecce, l’Associazione Dimore Storiche Italiane di Lecce, la Biblioteca Casanatense di Roma, l’Accademia Musicale Musikrooms di Treviso, il Festival Chitarristico Internazionale “Delle due Città”. Inoltre alcuni suoi appuntamenti rientrano in manifestazioni promosse dal Mibac, quali la Settimana dei Beni Culturali, la Festa della Musica, la Notte dei Musei.