Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.


Eventi e speciali

Divenire animale

Lo spettatore incantato III Ed. Cartellone serale

Appartiene a...

Informazioni utili

  • Categoria: Teatro
  • Data: 21/04/2012
  • Dove: Nardò
  • Indirizzo: Teatro Comunale - Corso Vitt. Emanuele, 22
  • Costo: Platea e Palco Centrale: Euro 15,00 intero - Euro 12,00 ridotto Palco laterale: Euro 12,00 intero - Euro 10,00 ridotto Proscenio: Euro 8,00 intero - Euro 6,00 ridotto Loggione: Euro 6,00
  • Orario: 20.45
  • Organizzatori: Terrammare Teatro e Teatro Pubblico Pugliese
  • Telefono: 0833 571871 – 0833 836240 - 3489057300
  • E-mail: teatro@comune.nardo.le.it
  • Sito web: http://www.teatriabitati.it


Comune di Nardò
Teatro Pubblico Pugliese
 Teatri Abitati
Dansystem

LO SPETTATORE INCANTATO

Cartellone serale
Fuori abbonamento

Astragali

DIVENIRE ANIMALE
Prima scrittura di una commedia da
Uccelli
 di
Aristofane e Attar

con
Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Serena Stifani, Fatima Sai, Antonio Palumbo, Gaetano Fidanza, Iula Marzulli, Manuela Mastria, Eleonice Mastria, Francis Léonési, Tiziana Pezzuto, Simonetta Rotundo, Stefania Romano, Chiara Verardi.

Regia Fabio Tolledi

Aprendo un’interrogazione sul destino della forma-città e della forma-stato, Divenire animale impone una riflessione sulle categorie del politico, sull’azione del potere e, esperienza non nuova per la letteratura antica, sulla relazione tra l’animale e l’umano. Liberamente ispirata alla commedia di Aristofane Uccelli, Divenire animale interroga, con Baudrillard, la relazione tra polis-politica- polizia che costituisce la politeia. Esiste una prospettiva disancorata dalla polis, dalla politeia, esiste una dimensione disancorata dalla costruzione del muro, una dimensione in cui la vita si dia umana al di fuori delle forme della polis? Si può ‘divenire animali’ in una prospettiva non umana, scevra dall’addomesticamento (Deleuze), dall’assoggettamento e dal consumo?
E mentre le questioni appaiono stringenti, convocando alcune tra le contraddizioni più ineludibili della contemporaneità, in scena il lavoro degli attori è lieve, l’azione punta ad essere semplice ed essenziale, i corpi sono corpi danzanti, corpi che librano, corpi che non recitano ma parlano parole, in una ricerca d’attore dove è possibile, per ognuno dei corpi in scena, praticare il suono presso il proprio senso.





Link utili

ClioCom © copyright 2024 - Clio S.r.l. Lecce - Tutti i diritti riservati