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Festival del XVIII Secolo V Edizione 2012 Serie autunnale
a cura di
Pierluigi Epifani - pianoforte
Con musiche di Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, Ferruccio Busoni
La Sonata opera 110 è forse la più complessa e completa delle ultime sonate per pianoforte di L. v. Beethoven: già dal primo tempo, Moderato cantabile molto espressivo, si evince un ideale di vita, che percorre tutta la sonata, dapprima con la razionalità dell'Allegro Molto, passando dal travagliato Adagio ma non troppo, e dalla severità a tratti drammatica della Fuga, per sfociare nella solare dimensione del finale Allegro ma non troppo, dove il percorso verso la gioia trova la giusta conclusione.
La Sonata in Si bemolle maggiore, Deutsch 960 di F. Schubert è un percorso musicale assimilabile per dimensione e profondità ad una Sinfonia in 4 tempi, nel più puro stile tardoromantico, eppure composta nel 1828 dal musicista precoce ed effimero, che al termine della sua breve vita aveva bruciato le tappe fondamentali dell'evoluzione espressiva, timbrica e concettuale del tempo. L'ascolto richiede una volontà e tranquillità a lasciarsi condurre attraverso gli spazi infiniti dell'opera, gustando con candore infantile le freschezze dei temi, nella capacità personale alla elaborazione del proprio vissuto.Ferruccio Busoni ha saputo dare la dimensione migliore, attraverso le sue doti compositive e strumentali, ad un tema già di grande impatto emotivo per il violino. Le possibilità del pianoforte aumentano a dismisura le varie dimensioni sonore, timbriche e virtuosistiche; Busoni rende ancora una volta omaggio all'eterna musica di Bach, in un'opera tra le più godibili sia dall'esecutore che dall'ascoltatore.
Pierluigi Epifani inizia lo studio del pianoforte a cinque anni, rivelando una vocazione musicale unita a talento strumentale. Allievo del compianto M° Ettore Barbara presso il Conservatorio " Tito Schipa " di Lecce, si diploma col massimo dei voti e lode nel 1978 sotto la guida del M° Antonio Serrano; successivamente si perfeziona alla scuola dei Maestri Michele Marvulli, Antonio Bacchelli e dal 1980 al 1986 a Parigi studia con Aldo Ciccolini. Intraprende giovanissimo l'attività concertistica esibendosi in prestigiose stagioni musicali italiane ed europee, mentre partecipa a concorsi pianistici risultando, tra l'altro, vincitore del 2° premio assoluto del Concorso Internazionale "Città di Stresa" edizione 1977; 2° premio assoluto del Concorso Internazionale" Alfonso Rendano" di Cosenza nel 1978; 1° premio assoluto del Concorso Nazionale "Coppa Pianisti d'Italia" di Osimo nel 1980; 1° premio assoluto del "Concorso di Esecuzione Pianistica" di Pescara nel 1980; nel 1983 semifinalista del Concorso Internazionale "Ferruccio Busoni" di Bolzano. All'impegno solistico affianca la collaborazione in formazioni cameristiche con violino, violoncello, clarinetto e voce: nell'estate 2006 per i Concerti del Chiostro di Galatina una produzione col violinista Marco Fornaciari. Sotto la bacchetta dei Maestri Alberto Maria Giuri, Ottavio Ziino, Michele Marvulli, Bruno Aprea, ha eseguito i concerti per pianoforte e orchestra tra i più rappresentativi della letteratura dell'800 e del primo 900. Nel luglio del 2007 ha eseguito con l'Orchestra ICO di Lecce il Concerto n. 5 (L'Egiziano) di Saint-Saens. Nel giugno scorso si è esibito in un recital nell'ambito del Festival dell'Ottocento a Treviso. Invitato a tenere masterclass e corsi di perfezionamento, è membro nelle giurie di concorsi pianistici nazionali e internazionali. Titolare dal 1978 della cattedra di Pianoforte Principale, Pier Luigi Epifani è docente presso il Conservatorio di Musica di Stato "Tito Schipa" di Lecce.
Il Festival del XVIII Secolo, è una rassegna di incontri culturali, sotto la direzione artistica di Corrado De Bernart, realizzata grazie alla collaborazione tra l' A.R.A.M. - Associazione Romana Amici della Musica, il Conservatorio "Tito Schipa" di Lecce e con il contributo di prestigiose istituzioni culturali ed enti territoriali, tra i quali, in particolare, l'Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce.
Gli incontri, a ingresso libero, proporranno all'ascolto del pubblico composizioni tra le più significative del XVIII secolo, collocate nel loro contesto culturale e storico-artistico per una più proficua fruizione da parte degli spettatori. A tale attività più strettamente musicale si unisce una serie di incontri dedicati al teatro, all'arte, alla storia, al costume sociale.
Il Festival del XVIII Secolo si sviluppa in due periodi: primavera, che si è realizzata da marzo a giugno scorsi, e autunno, che ha preso l'avvio il 14 ottobre per concludersi a dicembre e si articola principalmente nelle città di Roma, Treviso, Lecce, Brindisi, Perugia ed in altre località decentrate nazionali e salentine per un totale di cinquanta manifestazioni.