L’edificio è sito sul rialzo occidentale che definisce l’avvallamento della “Cupa” tra Trepuzzi e Campi. E’ una residenza campestre dai volumi semplici ed essenziali. Le finestre del piano superiore mostrano piccole cornici a mo’ di timpano. L’ingresso all’edificio è impedito da un cancello e tutto il muro di recinzione a secco è quasi tutto in stato di crollo. Nella piazzola antistante il prospetto principale vi è un bel esempio di pozzo a baldacchino e in prossimità di questo parte un pergolato in muratura che porta ad un coffee-house. Tutto intorno si estende una piantagione di grano. Attualmente è in corso un restauro da parte del proprietario. Intorno alla prima metà del XVII sec. il capitano Bellisario Paladini, figlio di Nicolò dei Baroni di Campi aveva fatto realizzare il suo Casino per la villeggiatura.Il prospetto principale mostra l’entrata ad una cappella attualmente non adibita a culto. Della Cappella è rimasta solo la muratura ed un piccolo campanile: tutto ciò che vi era contenuto è stato distrutto o rubato. Presenta pianta rettangolare con unica navata. Rimane in situ l’altare addossato alla parete di fondo, non vi è traccia del dipinto. Il soffitto presenta decorazioni pittoriche floreali. Attualmente è in corso un restauro.Della sua presenza si parla nella relazione della S.V. del 1680 : “dista dal paese 1000 passi circa costruita dal sig. Giuseppe Vigneri dentro il suo vigneto, l’immagine della sacra vergine è dipinta sulla tela”. Presso la via Andrano che da Trepuzzi conduce a Squinzano All’interno del Casino Vigneri.