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Poeta Vittorio Bodini

Vittorio Bodini Fonte: Wikipedia
Categoria: Personaggi illustri
Periodo: (Bari 1914 - Roma 1970)
Lecce

Poeta

La vita

Vittorio Bodini è nato da genitori salentini il 6 gennaio del 1914 a Bari, ma ancora in fasce viene portato a Lecce. A diciotto anni fonda un gruppo futurista. Nel 1937 si iscrive alla Facoltà di Filosofia di Firenze, dove si laurea nel 1940. Qui diventa amico tra gli altri di Mario Luzi, Alessandro Parronchi e Piero Bigongiari. Tornato a Lecce, con Oreste Macrì, cura la terza pagina di "Vedetta Mediterranea", poi collabora a "Letteratura", pubblicando le prime poesie, aderisce al movimento "Giustizia e Libertà" e si inserisce in "Libera Voce".
Nel 1946 si trasferisce in Spagna come lettore d’italiano e poi antiquario. Nel 1950 rientra a Lecce e dopo due anni ha la cattedra di Letteratura Spagnola presso l’Università di Bari. Nel 1954 fonda "Esperienza Poetica" che vive due anni. Continua ad avere rapporti stabili con il Salento, anche se negli ultimi dieci anni si è trasferito a Roma.
Studioso del barocco, di Luis de Góngora e dei surrealisti spagnoli, Bodini ha dato vita ad eccellenti traduzioni del Don Chisciotte della Mancia di Cervantes, del Teatro di Garcia Lorca, uscite presso Einaudi, oltre che di riuscite pagine di Francisco de Quevedo, Rafael Alberti, Pedro Salinas ecc.
È autore di numerosi scritti in prosa, via via dimenticati, ma oggi riscoperti grazie all’attento lavoro della casa editrice Besa e del docente dell'Università di Lecce Lucio Antonio Giannone, ma soprattutto Bodini è autore di pochi, ma preziosi libri di poesia.
Da ricordare La luna dei Borboni (1952), Dopo la luna (1956), Metamor (1967) e Poesie (1972, raccolta postuma uscita per Mondadori e negli ultimi anni ripubblicata da Besa). Una corretta interpretazione della poetica di Bodini si può effettuare considerando la continua attrazione tematica del sud. Questo è dimostrato dalle innumerevoli poesie che riguardano paesi del Salento, quali Cocumola e la grande città barocca ovvero Lecce.
Bodini è poeta dalla sensibilità estrema, supremo cantore di un sud mitico, ancestrale, ma, nel contempo, limitante e castrante. I suoi versi sono tra i migliori prodotti della poesia meridionale del Novecento e si spera che la critica letteraria presto renda merito ad una voce che il peso del tempo ha seppellito senza giusta ragione.
Muore a Roma il 19 dicembre del 1970. (fonte 1)

Le Opere (fonte 2)


Tra i testi di Vittorio Bodini ricordiamo:
- Da Foglie di tabacco (1945-47): Cuatro caminos

- Da Altri versi (1945-47): Tanti anni.

- Da Dopo la luna (1952-55): L'allodola e la luna; Come un polpo sbattuto; Sto davanti alla tua caverna; Tutto ciò che ti dono; Voli basso sulla pianura; Col tramonto su una spalla; da Serie stazzemese; da Metamor; Nelle spire del boom; Daccapo?; Night II; Tramonto a S. Valentino.

- Da Inediti (1954-1961): I pomodori secchi; O mio dio a cui non credo; sera.

- Da Zeta: Antipoetica; La passeggiata del poeta.

Fonte: WIKIPEDIA (1) Club.it/autori (2)

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