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Eventi e speciali

Taranta nera.Il Salento incontra l'Africa

cantanti

Informazioni utili

  • Categoria: Concerti / Musica
  • Data: 28/10/2011
  • Dove: Lecce
  • Indirizzo: Officine Cantelmo - Viale De Pietro
  • Costo: € 6,00
  • Orario: 21,30
  • Organizzatori: Marsab Music Management
  • Telefono: 0832 304896
  • Fax: 08322 252458
  • E-mail: info@officinecantelmo.it
"Taranta Nera. Il Salento incontra l'Africa"

Lo spettacolo a cura di Marsab Music Management è prodotto in Puglia con il sostegno del progetto Puglia Sounds - PO FESR Puglia 2007-2013 Asse IV. Sul palco il gruppo salentino Officina Zoè (composto da Cinzia Marzo, voce, flauti, tamburello; Donatello Pisanello, organetto diatonico, chitarra, mandola; Lamberto Probo, tamburello, tamborra, percussioni salentine varie; Silvia Gallone, tamburello, tamborra, voce; Giorgio Doveri, violino, mandola; Luigi Panico, chitarra, mandola, armonica a bocca) incontra Baba Sissoko, originario del Mali, discendente da una grande famiglia di Griots, figure erranti che detengono e tramandano il sapere, la tradizione, la storia e la cultura locale; Mamani Keita, cantante maliana che vive e lavora a Parigi, esibendosi con i principali artisti africani, Sourakhata Dioubate, musicista di origine guineana e strumentista di grande abilità. Proveniente da una famiglia di Griot, è riconosciuto come abile e virtuoso del djembè.

Due luoghi del Sud del Mondo, entrambi depositari di tradizioni millenarie fondate sulle forme artistiche umane più semplici e quindi più profonde: le voci e le percussioni. Le voci come comunicazione ed espressione: così come le voci dei griot portano le notizie nei villaggi sperduti della savana, i canti di lavoro delle donne salentine scandiscono il duro lavoro nei campi. Le percussioni come battito vitale della terra e delle cerimonie: così come i tamburi africani fungono da veicolo di comunicazione e di transe nelle cerimonie tribali, il battito del tamburello salentino scandisce da tempi immemori le cerimonie di guarigione dal morso della taranta e portano fino a noi i ritmi dei riti dionisiaci. Un incrocio al Sud quindi, per un incontro originale e coinvolgente in cui la pizzica tarantata incontra i ritmi africani, la frenesia dei tamburelli dialoga con il talking-drum, il canto griko si fonde con la tradizione orale dei griot del Mali.

Dopo la prima delle Officine Cantelmo lo spettacolo sarà replicato sabato 29 ottobre all’Auditorium Flog di Firenze (Festival Musica dei Popoli) e lunedì 31 ottobre al Teatro Giacosa di Aosta.

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