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Ci vuole un fiore - Famiglie a Teatro
Sapiens
Di Valentina Diana. Regia di Giuseppe Semeraro
Con Dario Cadei, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti, Silvia Lodi, Francesca Randazzo. Musiche originali di Leone Marco Bartolo. Lo spettacolo racconta a un pubblico di bambini e ragazzi l'incontro-scontro tra due specie di ominidi che hanno condiviso l'esistenza in Europa per migliaia di anni, Sapiens e Neanderthal. Fino a poco tempo fa si riteneva che l'arrivo dei Sapiens, avesse soppiantato la specie, ma sembra che le cose siano andate diversamente. Nuove scoperte dimostrano che i due gruppi hanno vissuto fianco a fianco nel sud dell'Europa. I Neanderthal non erano proprio come i Sapiens, avevano caratteristiche genetiche diverse. Abbiamo deciso di immaginare che queste caratteristiche li rendessero meno competitivi sul piano evolutivo ma conferissero loro una particolare sensibilità nei confronti degli aspetti più sottili della natura. Li abbiamo dunque immaginati meno abili, meno aggressivi, in contrasto con l'efficienza e la capacità organizzativa dei Sapiens. L'idea è quella di immaginare intorno ai Sapiens una visione che rispecchi gli aspetti più cinici e vincenti della società contemporanea, il Neanderthal incarnerà gli aspetti più disinteressati e poetici. Sul piano della ricerca storica, sembra che i Neanderthal avessero una forte propensione per l'arte, per la pittura, per la musica, pare fossero in grado di costruire strumenti musicali. Questa bipartizione anche se schematica ci permette in maniera semplice e diretta di lavorare sui conflitti tra i due gruppi che di volta in volta si incontreranno nella storia. Attraverso questa fiaba preistorica racconteremo i conflitti tra due specie con visioni e atteggiamenti diversi rispetto alla vita e all'ambiente.
Prossimi appuntamenti
Domenica 8 marzo nell'Auditorio Zona Santi - BlaBlaBla di Trepuzzi doppia replica (17.00 e 18.30 - ingresso 5 euro) per "Scaratuja - Scarabocchio" di Marcelo Peroni della compagnia brasiliana Catarsis Producoes. La rassegna tornerà al Teatro di Novoli per i due appuntamenti successivi. Domenica 15 marzo (17.30 - ingresso 5 euro) in scena "Paloma" di e con Michela Marrazzi. La produzione di Factory Compagnia Transadriatica e Teatro Koi è un dialogo tra due anime, uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti, e quello della musica che quei gesti ispira, accompagna, asseconda. Domenica 29 marzo (17.30 - ingresso 5 euro) Filippo Paolasini e Paola Ricci proporranno "Fratellino e Fratellina", coproduzione di Asina Bardasci e Atgtp, menzione Premio Scenario Infanzia 2018. Lo spettacolo nasce dalla fiaba di Hansel e Gretel, di essa ne prende le ceneri per trasformarsi in un racconto moderno o meglio distopico. Ci narra di cosa voglia dire oggi diventare grandi e rimanere soli. Domenica 5 aprile (17.30 - ingresso 5 euro) a Campi Salentina la Compagnia Burambò con Secondo Pinocchio di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli. In questa versione si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale. Al finale è riservata la sorpresa di scoprire come accade che Pinocchio diventa un bambino in carne ed ossa. Domenica 19 aprile (17.30 - ingresso 5 euro) a Trepuzzi la Compagnia Arione De Falco con "Oggi. Fuga a quattro mani per nonna e bambino" di e con Annalisa Arione e Dario De Falco che racconta di un incontro tra generazioni lontane, di una avventurosa e rocambolesca fuga a quattro mani di un bimbo e di un'anziana signora che senza saperlo si stanno cercando. Ultimo appuntamento della rassegna domenica 26 aprile (17.30 - ingresso 5 euro) al Teatro di Novoli con "Peter Pan", ultima produzione di Factory Compagnia Transadriatica e Fondazione Sipario Toscana con Ilaria Carlucci, Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Fabio Tinella per la regia di Tonio De Nitto. Peter Pan è la storia del tempo perduto che sfugge al nostro controllo, delle esperienze che ci fanno crescere in fretta. Muovendosi in un mondo parallelo, un giardino prima e un'isola poi, il protagonista arriva a un punto in cui non può più crescere e conoscersi, e per questo non riesce a capire i sentimenti dei grandi.