Associazione Teatro dell’Altopiano
PULCINELLA A CORTE
drammaturgia di
Daniela Giummo maschere in cuoio di
Renzo Antonello
costumi di
Lisa Serio
con
Angelica Schiavone, Carlo Formigoni, Giancarlo Luce, Cilla Palazzo, Antonio Verriello, Linda Rowe, Lisa Serio, Salvatore Laghezza
regia di
Carlo Formigoni
Spettacolo consigliato per studenti delle Scuole Primarie
Ci risulta che, a volte, l'interesse per il processo di creazione di uno spettacolo superi quello per lo spettacolo stesso, per questo abbiamo pensato di ideare uno spettacolo-lezione sulle origini della Commedia dell'Arte.Presenteremo alcune maschere tradizionali come Pantalone, Pulcinella, Balanzone, con le loro caratteristiche derivanti da precise situazioni storiche e sociali. Questa forma teatrale ha il merito di essersi affrancata dalle regole del teatro classico e dato inizio ad un teatro popolare autenticamente italiano. Molti si chiedono cosa sia stata la Commedia dell'Arte, questa forma d'arte comica che furoreggiò in Europa dal ‘500 per più di due secoli. Noi sentiamo di dover indagare sulle origini di questo fenomeno sviluppatosi a casa nostra, "Pulcinella a corte", è quindi uno spettacolo realizzato con i mezzi tradizionalmente usati e cioè una tenda, alcuni strumenti musicali e sette entusiasti attori che cercano di dare un'allegra risposta a questa curiosità.Due sono state le ragioni che ci hanno indotto a creare questo spettacolo: la prima è l'interesse e, direi quasi, la nostalgia per questi strepitosi comici italiani che, armati di grande passione e coraggio, portavano le loro commedie, basate sull'improvvisazione, in ogni bettola e in ogni corte d'Europa. La seconda, è la commovente storia di uno di loro, Angelo Costantini che, in seguito alla maschera di Arlecchino, si fece così tanto amare dal pubblico parigino che questo gli richiese a gran voce di togliersi la maschera per poter godere delle sue espressioni facciali. Il Re di Polonia lo invitò alla sua corte e tanto apprezzò la sua arte che lo onorò di un titolo nobiliare. Avendolo, però, sorpreso in tenero rapporto con la sua amante, lo condannò all'ergastolo. Graziato dopo venti anni di carcere, Costantini tornò, settantacinquenne, a Parigi e, sulle scene, riottenne l'antico successo.Nel nostro spettacolo la maschera di Arlecchino è stata sostituita con quella di Pulcinella per sentirci più in armonia con la tradizione napoletana.